Nel gennaio 2024, BYD ha varato il suo primo nave per il trasporto di veicoli, e a distanza di 18 mesi la flotta è già composta da cinque unità, tra cui il BYD Shenzhen, attualmente il più grande della sua categoria al mondo. La strategia di BYD si basa principalmente su un’integrazione verticale, il che significa che il produttore realizza autonomamente gran parte dei componenti dei propri veicoli, dalle batterie ai fari, dai sedili agli strumenti per le fabbriche. Questo approccio si estende ora anche al trasporto delle automobili destinate ai mercati globali, a differenza di molti altri costruttori che si affidano a compagnie specializzate per la logistica.

Il primo delle nuove navi, il BYD Explorer N°1, è stato lanciato lo scorso anno, capace di trasportare fino a 7000 veicoli per viaggio. Il successo è stato immediato, con numerose traversate verso Asia, America del Sud ed Europa. Altri modelli, come il BYD Changzhou, hanno seguito il suo esempio, evidenziando la rapida espansione della flotta.

Tra le nuove aggiunte si distingue il BYD Shenzhen, che ha lasciato la Cina diretto verso il Brasile con un carico notevole di 9.200 auto. Questo colossale trasportatore, lungo 220 metri e largo 37,7 metri, è dotato di 12 livelli di stoccaggio e si conferma come il più grande battello Ro-ro (Roll-On Roll-off) mai realizzato.

Anche se il BYD Shenzhen non ha ancora navigato verso l’Europa, la strategia globale di BYD è chiara: l’azienda sta espandendo rapidamente la sua presenza in vari mercati, ottenendo un successo particolare in Brasile, dove nel primo trimestre del 2025 è riuscita a posizionarsi tra le prime dieci marche automobilistiche del paese. Con 21.385 veicoli elettrici e ibridi venduti, BYD supera nomi noti come Nissan e Chery, consolidandosi come un attore significativo nel panorama automobilistico.

Contemporaneamente, BYD non limita le sue operazioni alla costruzione della flotta. La compagnia sta attivamente realizzando nuovi impianti produttivi in diverse nazioni, tra cui Ungheria, Turchia, Brasile, Cambogia, Indonesia, Thailandia, Vietnam, Malaysia, Pakistan e Uzbekistan, dimostrando la sua intenzione di crescere e competere a livello globale.



Fonte: www.automobile-propre.com