Volvo ha ufficialmente avviato la produzione del suo SUV elettrico EX30 nello stabilimento di Gand, in Belgio, un passo significativo per il marchio svedese che fino ad ora aveva assemblato il modello esclusivamente in Cina. Questa decisione non solo riecheggia il bisogno di rispondere alla crescente domanda locale, ma rappresenta anche una strategia efficace per evitare i dazi doganali imposti dall’Unione Europea sui veicoli elettrici importati dalla Cina a partire dal 2024.

L’avvio della produzione in Belgio permetterà a Volvo di mantenere un vantaggio competitivo nel mercato europeo, evitando le complicazioni legate alle tensioni commerciali in corso. L’EX30, un SUV elettrico compatto, ha già dimostrato il suo successo, diventando il tredicesimo veicolo elettrico più venduto in Europa nel primo trimestre del 2025, superando modelli di marchi affermati come Audi e Cupra.

Per adattare lo stabilimento belga alle nuove esigenze produttive, Volvo ha investito circa 200 milioni di euro, che hanno consentito l’installazione di una nuova catena di montaggio, la modernizzazione di 600 robot e la creazione di una linea dedicata alla produzione di batterie. Lo stabilimento di Gand è già in funzione per la produzione di altri modelli elettrici, come l’EC40 e l’EX40, così come per le versioni ibride XC40 e V60.

Un ulteriore vantaggio dell’assemblaggio locale è l’auspicio che l’EX30 possa ottenere l’accesso al bonus ecologico in vari mercati europei, incluso quello francese. Tuttavia, la questione resta incerta poiché una parte significativa delle componenti del veicolo proviene ancora dalla Cina. Ad ogni modo, il capitolo del Volvo XC40, che condivide un simile schema produttivo, suggerisce che la marca possa affrontare positivamente anche questa sfida.

In sintesi, la produzione del Volvo EX30 in Belgio non solo rappresenta un passo verso un’industria automobilistica più sostenibile e competitiva in Europa, ma testimonia anche la determinazione di Volvo nel rispondere alle esigenze dei mercati locali e alle dinamiche economiche in evoluzione.



Fonte: www.automobile-propre.com