Nella giornata di lunedì 17 febbraio, l’Assemblea Nazionale francese ha respinto la proposta di vietare la vendita di auto termiche entro il 2035, mantenendo invece l’obiettivo precedentemente fissato al 2040. La decisione, presa in un’aula semivuota, rappresenta una vittoria politica per il Rassemblement National (RN), protagonista della maggioranza dei voti a favore della cancellazione della scadenza anticipata. Il governo francese, che intendeva allinearsi alle direttive europee, ha visto così frenati i suoi piani: Bruxelles aveva infatti imposto il 2035 come termine per la transizione verso i veicoli a zero emissioni, in base al principio di primazia del diritto dell’Unione.

Il progetto di legge, sottoposto al voto, prevedeva l’inserimento della data del 2035 nella normativa nazionale. Tuttavia, 34 deputati — in maggioranza esponenti del RN — hanno votato per rimuovere l’articolo relativo, contro i 30 contrari. Tra le motivazioni, spiccano le preoccupazioni sull’accessibilità economica delle auto elettriche per le famiglie a basso reddito. Matthias Renault, deputato del RN, ha sottolineato come «l’acquisto di un’auto elettrica rappresenti ancora un costo proibitivo per i nuclei più modesti», aggiungendo che «il settore automobilistico europeo non è pronto».

Anche una rappresentante della maggioranza macronista, Danielle Brulebois, ha espresso dissenso, dichiarando che «non c’è fretta» nel recepire formalmente la scadenza. Una posizione in contrasto con quella del ministro dell’Industria e dell’Energia, Marc Ferracci, il quale ha difeso l’obiettivo del 2035 come motore della transizione ecologica: «La Commissione europea — ha affermato — ha messo in moto l’intera filiera automobilistica, che oggi non chiede un passo indietro».

Nonostante il voto, la Francia rimane obbligata a conformarsi alle regole UE, rendendo probabile un futuro adeguamento della legislazione nazionale. L’esito della votazione riflette dunque un momento di frizione politica interna, destinato però a scontrarsi con il quadro normativo europeo, che renderà inevitabile, prima o poi, l’adozione dell’anno 2035 come termine vincolante.



Fonte: www.automobile-propre.com