Il mercato automobilistico cinese continua a essere caratterizzato da una feroce guerra dei prezzi, con conseguenze drammatiche per i costruttori più piccoli. In questo contesto difficile, Jiyue, un marchio controllato principalmente da Geely e Baidu, si trova in una situazione precaria, essendo vicino alla cessazione dei pagamenti e senza un piano di supporto dai propri azionisti.

Dopo le recenti difficoltà di altri costruttori come Hiphi e Neta, e il distacco di Polestar e Lynk & Co da Volvo, si prospettano sfide sempre più dure per Jiyue. La società è riuscita a pagare i propri impiegati solo fino a novembre, e le incertezze sul futuro restano un problema urgente, con il mese di dicembre che si avvicina senza certezze.

Jiyue non è un piccolo produttore indipendente: fondata come una joint venture in cui Geely detiene il 65% e Baidu il 35%, si inserisce in un’offerta più ampia. Tuttavia, nonostante la forza dei suoi azionisti, questi sembrano avere altre priorità. Geely considera Jiyue come una delle tredici marche sotto il proprio ombrello e Baidu potrebbe aver già rinunciato a sostenere l’iniziativa. Le vendite, infatti, non hanno mai decollato, con la nuova berlina 07 che riesce a vendere meno di 3.000 unità al mese in un mercato altamente competitivo.

Con una dipendenza limitata dalle esportazioni e una strategia mirata a favorire altri marchi di Geely, la situazione di Jiyue appare difficile. In risposta alle difficoltà, la direzione ha deciso di riorganizzare le operazioni e cancellare progetti che non apportano un beneficio economico immediato. Tra questi, la supercar Robo X, che era stata presentata con grandi aspettative al salone di Guangzhou, rischia di non vedere mai la luce, a meno che l’azienda non riesca a stabilizzarsi. La sfida per Jiyue è insomma quella di reinventarsi e trovare un modo per emergere in un panorama sempre più asfissiante.



Fonte: www.automobile-propre.com