La rete italiana di ricarica per veicoli elettrici continua a crescere con slancio, raggiungendo al 30 settembre un totale di 60.339 punti installati. Questo incremento di 13.111 unità nell’arco di un anno e di 9.661 dall’inizio del 2023, evidenzia un notevole impegno da parte degli operatori per sviluppare un’infrastruttura considerata cruciale per la mobilità del futuro. Tuttavia, per realizzare un vero salto di qualità, è essenziale che le Istituzioni e l’industria collaborino strettamente per ottimizzare l’utilizzo dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Fabio Pressi, presidente di Motus-E, ha commentato che la crescita della rete è un segnale positivo, necessario per mantenere il passo con altre nazioni europee, nonostante l’Italia abbia accumulato ritardi nel numero di veicoli elettrici circolanti. Ha sottolineato l’importanza di fornire certezze all’industria per pianificare gli investimenti, rendendo la rete di ricarica una base fondamentale su cui costruire il futuro della mobilità elettrica. Pressi ha anche espresso la necessità di incentivi per stimolare la domanda di veicoli, una questione già discussa nel Tavolo Automotive del ministero.
Il leader di Motus-E ha messo in guardia riguardo alle difficoltà pratiche nell’utilizzare i fondi del PNRR, avvertendo che ciò potrebbe compromettere l’enorme potenziale di questo strumento, particolarmente per il potenziamento delle colonnine di ricarica nelle aree più svantaggiate, come il Sud Italia, dove la rete deve essere ulteriormente sviluppata. Pressi ha dichiarato che Motus-E è pronta a collaborare con le Istituzioni per affrontare le problematiche riscontrate.
Analizzando ulteriormente la situazione, il tasso di punti di ricarica in attesa di connessione è leggermente diminuito al 17,8%. Ciò evidenzia ancora la necessità di snellire le procedure autorizzative e di coinvolgere un numero maggiore di attori nel processo di installazione. Attualmente, le infrastrutture di ricarica sulle autostrade ammontano a 1.057, con una predominanza di colonnine veloci in corrente continua. Complessivamente, il 42% delle aree di servizio sulle autostrade è già attrezzato per la ricarica.
Le statistiche regionali mostrano che la Lombardia continua a dominare la classifica con un totale di 11.687 punti di ricarica, seguita da Lazio, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna. Tra le province, Roma rimane in testa con 4.919 punti, seguita da Milano, Napoli, Torino e Brescia. Questo sviluppo diffuso della rete di ricarica è fondamentale per supportare la transizione verso una mobilità più sostenibile e per garantire che l’Italia non resti indietro in questa importante svolta tecnologica.
Fonte: www.motus-e.org