La situazione dell’industria automobilistica europea, in particolare per i produttori tedeschi, è attualmente molto precaria. Negli ultimi mesi, molto si è scritto della crisi di Volkswagen, e recentemente anche Stellantis ha ritoccato le sue previsioni per l’anno in corso, segnalando un calo netto nelle vendite. Infatti, attualmente in Europa si vendono oltre due milioni di auto nuove all’anno in meno rispetto ai livelli pre-pandemia. Le ragioni di questa crisi sono molteplici e possono riassumersi in quattro punti: il contesto economico difficoltoso in Europa, gli aumenti di prezzo da parte dei produttori, un mercato saturo e le mutazioni nelle modalità di lavoro e di vita dei consumatori.
Le conseguenze della pandemia continuano a influenzare l’economia europea. Le catene di approvvigionamento hanno subito interruzioni, portando a un aumento dei prezzi e, conseguentemente, all’inflazione, che ha ridotto il potere d’acquisto di molti cittadini. La guerra in Ucraina ha ulteriormente intensificato le incertezze nel mercato energetico. L’economia europea è stazionaria, con una crescita ridotta e spese dei consumatori che rimangono su livelli contenuti. Comprare un’auto è, per molti, una delle spese più consistenti.
Un altro fattore che contribuisce alla diminuzione delle vendite è l’aumento dell’età media dei veicoli. Durante la pandemia, a causa delle lunghe attese per le consegne, la disponibilità di auto nuove è diminuita, consentendo ai produttori di alzare i prezzi mentre i concessionari riducevano i ribassi. A questo si aggiungono i crescenti costi per i materiali e le esigenze tecniche imposte dalla legislazione europea. Oggi, ogni 1000 tedeschi posseggono statisticamente quasi 600 auto, con una vita media che si attesta intorno ai dieci anni, in crescita rispetto ai 5,3 anni del 1980. In Grecia, l’età media è addirittura superiore ai 17 anni, mentre in Lussemburgo è di 7,9 anni.
Ulteriormente, la crescente flessibilità lavorativa ha portato molte persone a non dover più recarsi quotidianamente sul posto di lavoro, riducendo l’importanza dell’auto come mezzo di trasporto. L’offerta di alternative, come il car-sharing elettrico e iniziative di trasporto pubblico come il Deutschland-Ticket, ha aumentato il numero di utenti che possono fare a meno di possedere un’auto, in particolare nelle città più grandi. Mentre questo sviluppo può migliorare la qualità della vita urbana, rappresenta una sfida significativa per i produttori di auto in termini di vendite.
Fonte: www.elektroauto-news.net