L’ACEA, l’associazione che raggruppa diversi costruttori automobilistici di primo piano come Renault e Volkswagen, ha recentemente lanciato un appello per una rinegoziazione delle normative europee riguardanti le emissioni di CO2. Questo movimento arriva in un momento critico, poiché le vendite di auto elettriche stanno subendo un rallentamento significativo, contrariamente agli obiettivi di espansione fissati per il prossimo futuro.

In un comunicato stampa pubblicato il 19 settembre, l’ACEA ha messo in evidenza le sue preoccupazioni riguardo alla prossima severità delle normative, che prevedono una riduzione del 15% delle emissioni di CO2 per le nuove vetture nel 2025. Tale cambiamento sta creando ansia tra i costruttori, i quali temono il rischio di pesanti sanzioni finanziarie, che potrebbero arrivare fino a 15 miliardi di euro in caso di superamento dei limiti imposti.

Recentemente, è stato notato un calo nella quota di mercato delle auto elettriche in Europa, scesa dal 13,9% al 12,6% tra gennaio e agosto. L’ACEA ha espresso il suo sostegno agli obiettivi di decarbonizzazione dell’Unione Europea, sottolineando gli investimenti significativi effettuati nell’elettrificazione. Tuttavia, ha anche avvertito che mancano le condizioni necessarie per sostenere una transizione efficace verso veicoli a zero emissioni, come infrastrutture di ricarica adeguate e un approvvigionamento competitivo di energia verde e materie prime.

Di fronte a questa situazione, l’ACEA ha ribadito l’urgenza di un’azione significativa per invertire la tendenza al ribasso e garantire la competitività dell’industria automobilistica europea. I costruttori sono pronti a discutere possibili allentamenti a breve termine per gli obiettivi di CO2 e a sollecitare una rapida revisione delle normative esistenti.

L’appello dei produttori si intensifica anche con la preoccupazione per i posti di lavoro, poiché il mantenimento dei rigorosi obiettivi di emissioni potrebbe portare alla cessazione della produzione di modelli a motore termico, con conseguenze devastanti per le fabbriche coinvolte. Il clima di incertezza si preannuncia teso e ricco di discussioni durante il prossimo Mondiale dell’Automobile, dove già si intravedono divergenze di opinioni tra costruttori come Renault e Stellantis.



Fonte: www.automobile-propre.com