L’industria automobilistica europea si trova ad affrontare sfide significative nel percorso verso una mobilità più sostenibile. Attualmente, la domanda di veicoli elettrici è insufficiente per rispettare i rigorosi limiti di CO₂ stabiliti dall’Unione Europea, destando preoccupazioni tra i principali attori del settore. Luca de Meo, CEO della Renault Group e presidente dell’ACEA, ha avvertito che le case automobilistiche potrebbero incorrere in sanzioni fino a 15 miliardi di euro se non si registra un aumento significativo nelle vendite di auto elettriche.

A partire dal 2025, le normative europee prevederanno ulteriori restrizioni, con il limite medio di emissioni di CO₂ che scenderà da 116 a 94 grammi per chilometro. Se la domanda di veicoli elettrici rimarrà stagnante, i produttori potrebbero non raggiungere gli obiettivi previsti, esponendosi a pesanti penalità. Le multe ammontano a 95 euro per ogni grammo di CO₂ in eccesso per ogni veicolo venduto, e per alcuni dei maggiori gruppi automobilistici, come Volkswagen, i costi potrebbero raggiungere anche miliardi di euro.

De Meo ha evidenziato che il ritmo di transizione verso le auto elettriche è attualmente solo la metà di quanto necessario per evitare penalizzazioni. Nei primi sei mesi del 2024, le emissioni sono aumentate rispetto all’intero anno 2023, segno di una stagnazione nelle vendite di veicoli elettrici e ibridi plug-in. La questione non riguarda solo la produzione, ma anche il modo in cui i consumatori percepiscono questi veicoli. Preoccupazioni relative all’autonomia, ai costi e alla disponibilità di infrastrutture di ricarica stanno infatti frenando l’adozione.

Secondo un rapporto dell’analisi Dataforce, i principali costruttori come Ford e Volkswagen sono quelli più distanti dagli obiettivi di emissioni, mentre Toyota e Geely si dimostrano più vicini ai requisiti grazie a un portafoglio di veicoli a basse emissioni. Tesla, essendo un produttore esclusivo di veicoli elettrici, è in linea con le normative vigenti.

De Meo sta spingendo per una maggiore flessibilità nell’applicazione delle normative europee, sottolineando che una rigorosa interpretazione delle stesse potrebbe mettere a rischio non solo i singoli produttori ma l’intera industria. Una revisione dei parametri potrebbe inoltre facilitare l’adozione di veicoli elettrici, mitigando il rischio di penalità gravose. Gli anni a venire saranno cruciali: senza un incremento significativo della domanda di auto elettriche, molti produttori rischiano di affrontare sanzioni miliardarie.



Fonte: www.elektroauto-news.net