Oggi i veicoli elettrici possono essere utilizzati come veri e propri serbatoi di energia mobile grazie all’innovativa tecnologia di ricarica bidirezionale, già disponibile sul mercato. Herbert Diess, presidente del consiglio di amministrazione di The Mobility House, sottolinea come un adeguato sostegno normativo possa consentire all’industria automobilistica tedesca di svilupparsi in modo decisivo in questo ambito tecnologico, accelerando così la transizione energetica in modo efficiente e conveniente. La ricarica bidirezionale permette di immagazzinare energia nella batteria e di reintegrarla nella rete elettrica.
Diess racconta che, sebbene le batterie rappresentino circa il 40% dei costi di un veicolo elettrico, nel quotidiano questa capacità rimanga spesso sottoutilizzata. Attualmente, le autovetture elettriche possono coprire distanze fino a 500 chilometri, ma in media vengono utilizzate per soli 30 chilometri al giorno. Inoltre, la maggior parte dei veicoli rimane ferma per circa 23 ore quotidiane.
L’introduzione del sistema di ricarica bidirezionale permette di sfruttare questa capacità inutilizzata. Quando l’energia dalla batteria dell’auto è trasferita a un’abitazione (Vehicle-to-Home, V2H), si migliora la produzione autonoma di energia. Se invece viene restituita alla rete pubblica (Vehicle-to-Grid, V2G), ogni veicolo elettrico contribuisce alla stabilità della rete. Diess osserva che solo quando l’auto elettrica restituisce energia attraverso la propria stazione di ricarica la si può considerare parte integrante del sistema energetico complessivo.
Per i consumatori, la ricarica bidirezionale porta con sé ulteriori benefici. Diess sottolinea che in Germania ci sono già circa 1000 ore all’anno in cui i prezzi dell’energia sono negativi, rendendo così realizzabile la prospettiva di muoversi con auto elettriche non solo senza emissioni, ma anche a costo zero. Ciò potrebbe rendere più accessibili i costi di acquisto dei veicoli elettrici, incentivando l’adozione dell’elettrificazione dei trasporti.
La fattibilità tecnica del V2G è stata dimostrata attraverso numerosi progetti pilota. I produttori stanno introducendo sul mercato sempre più auto elettriche bidirezionali e stazioni di ricarica adeguate. Diess assicura che le batterie possono sostenere questa ulteriore pressione, a patto che le tecnologie di ricarica siano utilizzate in modo responsabile.
In Francia, si prevede un avanzamento significativo, con l’introduzione entro quest’anno della prima offerta commerciale V2G. La divisione Mobilize di Renault, in collaborazione con The Mobility House, lancerà una soluzione che consente alle batterie dei nuovi modelli Renault 5 di partecipare attivamente al mercato energetico, permettendo agli utenti di guadagnare denaro e contemporaneamente ridurre le loro emissioni di CO₂.
Anche il governo tedesco ha riconosciuto i vantaggi della ricarica bidirezionale, intraprendendo i primi passi per sfruttarne il potenziale. Una nuova legislazione semplifica il processo di ritorno dell’energia dall’auto a casa (V2H). Tuttavia, è necessario fare progressi nelle normative relative alla reintegrazione nella rete (V2G), in modo che gli utenti di veicoli elettrici non vengano considerati fornitori di energia e non debbano affrontare ulteriori oneri burocratici. Diess chiede che l’energia immagazzinata nelle batterie e reinserita in rete sia esente da tasse e commissioni.
La politica può giocare un ruolo chiave nel creare le condizioni per una vasta integrazione della mobilità elettrica e del sistema di accumulo energetico. Diess afferma che una sinergia intelligente tra i vari settori può accelerare notevolmente sia l’adozione dei veicoli elettrici sia l’integrazione delle energie rinnovabili, riducendo i costi totali. La Germania ha l’opportunità di assumere una posizione di leadership in questo campo, contribuendo alla decarbonizzazione del settore energetico.