La ricarica a 22 kW AC: un vantaggio per le auto elettriche?
Le auto elettriche non sono tutte uguali quando si tratta di ricarica su una colonnina di corrente alternata. La potenza di ricarica dipende dal caricatore di bordo, che varia da modello a modello. In alcune situazioni, l’opzione a 22 kW può essere molto utile, soprattutto per chi ha poco tempo. Ma non tutte le case automobilistiche la offrono.
Per gli utenti di auto elettriche, avere un’autonomia elevata è importante, ma avere una velocità di ricarica elevata lo è ancora di più. Al momento dell’acquisto, è fondamentale verificare quale potenza di ricarica è in grado di gestire il veicolo. In questo contesto è necessario distinguere tra la potenza in corrente continua (DC) e la potenza in corrente alternata (AC).
La ricarica DC è quella che avviene nelle stazioni di ricarica rapida, dotate di un connettore Combo CCS. Questa modalità è generalmente utilizzata per i lunghi viaggi in autostrada. La ricarica AC, invece, riguarda tutte le stazioni di ricarica che usano un cavo di tipo 2, fisso o staccabile. È importante quanto la prima, e può essere determinante a seconda delle proprie esigenze. La potenza di ricarica AC dipende da un elemento fondamentale: il caricatore di bordo.
Cosa è un caricatore di bordo?
Le batterie delle auto elettriche hanno bisogno di corrente continua (DC) per immagazzinare energia. In una stazione di ricarica rapida in autostrada, ad esempio, la corrente erogata è in corrente continua. L’elettricità viene quindi immessa direttamente nella batteria, consentendo elevate potenze di ricarica. Ma cosa succede con una presa domestica in corrente alternata (AC)?
È qui che entra in gioco il caricatore di bordo. Si tratta di una piccola scatola che contiene diversi componenti elettrici, tra cui un convertitore AC/DC che trasforma la corrente alternata in corrente continua. Entra in funzione quando il veicolo è collegato a una fonte di alimentazione in corrente alternata, come le prese domestiche o molte stazioni di ricarica pubbliche.
La potenza del caricatore, misurata in kilowatt (kW), determina la velocità di ricarica massima che può raggiungere. Spesso è di 7 o 11 kW, ma può arrivare fino a 22 kW, sia di serie che come optional. Questa potenza maggiore permette di ricaricare la batteria molto più velocemente.
Il vantaggio del trifase
I caricabatterie di bordo da 11 e 22 kW sono classificati come trifase. Questo significa che utilizzano tre fasi per trasportare la corrente. Questa caratteristica particolare li rende più potenti rispetto ai caricabatterie di bordo da 7 kW, che utilizzano una sola fase. Tuttavia, è necessario utilizzare un cavo di ricarica adatto.
Infatti, con un caricabatterie di bordo da 22 kW, il cavo deve essere almeno da 32A (e da 20A per un caricabatterie da 11 kW). Questo per evitare che il cavo limiti la potenza di ricarica. Generalmente, il cavo è fornito con il veicolo. In questo modo, il caricabatterie di bordo può funzionare alla sua massima potenza, facendo risparmiare tempo prezioso.
Fino a tre volte più veloce!
Ad esempio, la Renault Twingo ZE è dotata di serie di un caricabatterie di bordo da 22 kW. Collega ad una stazione di ricarica AC con una potenza di 22 kW o superiore, impiega circa 30 minuti per recuperare 100 km di autonomia. Se si confronta questo tempo con quello di una Dacia Spring equipaggiata con un caricabatterie di bordo da 7 kW, la differenza è evidente. La Dacia Spring, infatti, necessita di un’ora e quaranta minuti per recuperare gli stessi 100 km di autonomia, anche se consuma leggermente meno.
Questo divario di tempo può essere ancora più grande se la Dacia Spring è collegata ad una stazione di ricarica da 11 kW, corrispondente a 3 x 16A. In questo caso, il caricabatterie di bordo utilizzerà una sola fase, ovvero 16A. La potenza di ricarica non supererà quindi i 3,7 kW. A questa velocità, occorrono quasi tre ore e un quarto per recuperare 100 km di autonomia. Questo tempo, a seconda dell’utilizzo, può sembrare molto lungo.
Bisogna però ricordare che esiste una situazione in cui un’auto elettrica dotata di un caricabatterie trifase impiega più tempo a ricaricarsi rispetto a un modello con caricabatterie monofase. Questo accade quando i veicoli dotati di un caricabatterie da 11 kW vengono collegati con un cavo da 20A a stazioni da 7 kW. In questa configurazione, la potenza di ricarica sarà limitata a 4,6 kW (20A), mentre i veicoli dotati di un caricabatterie da 7 kW si ricaricheranno correttamente a 7 kW.
Quali sono gli usi?
Quando la ricarica avviene durante la notte a casa, la potenza del caricabatterie di bordo è poco importante, a meno che non si disponga di un impianto elettrico trifase. Allo stesso modo, se si viaggia solo in autostrada, la potenza del caricabatterie di bordo non è un fattore determinante. Tuttavia, ci sono molti casi in cui ricaricare più velocemente può essere fondamentale. A partire dagli automobilisti che non hanno una soluzione di ricarica a domicilio e che dipendono dalle stazioni di ricarica pubbliche.
Per questi utenti, è chiaro quanto più velocemente riescono a ricaricare, tanto meglio. Spesso ciò accade durante gli acquisti o durante un pranzo fuori casa. Anche per i professionisti che si spostano regolarmente, questa opzione può essere un grande vantaggio. Con una stazione AC da 22 kW a destinazione, in 2 o 3 ore di riunione, la ricarica è completa. Questo evita di dover fermarsi ad un caricatore DC sulla via del ritorno, tradotto in un notevole risparmio di tempo.
Quali auto elettriche sono interessate?
A differenza del caricabatterie di bordo da 11 kW, l’opzione da 22 kW è disponibile solo su alcuni modelli di auto elettriche. Infatti, la maggior parte dei marchi non la offre semplicemente. Questo è il caso di Citroën, Fiat, MG, Hyundai e Kia, per citarne alcuni. Anche Tesla non la offre più, anche se alcune versioni di Model S e Model X ne erano dotate. Ecco quindi tutti i modelli commercializzati in Italia che hanno offerto o offrono ancora oggi questa possibilità:
Se il vostro veicolo non fa parte di questo elenco, probabilmente non è dotato di un caricabatterie di bordo da 22 kW, né di serie né come optional. Tuttavia, se fa parte di questo elenco, ma non ne avete mai sentito parlare, probabilmente è perché la versione/allestimento scelta non la offriva. Per maggiori dettagli su ciascun modello, consultare le nostre schede veicolo.
Conclusione
In sintesi, il caricabatterie di bordo da 22 kW è un’opzione da considerare se il costruttore la offre. Offre flessibilità e comodità, soprattutto per le ricariche nelle stazioni pubbliche a destinazione, riducendo notevolmente la durata delle sessioni di ricarica.
Tuttavia, è un’opzione che, quando non è di serie, comporta un costo aggiuntivo all’acquisto. È quindi opportuno valutare l’utilizzo che se ne farà per comprenderne la redditività, tenendo presente che il rendimento di un caricabatterie da 22 kW può essere inferiore a quello di un caricabatterie da 7 kW.
Infine, si precisa che la scelta di optare o meno per questa opzione deve essere fatta obbligatoriamente al momento dell’ordine. Infatti, la potenza del caricabatterie di bordo non può essere modificata una volta che il veicolo è uscito dalla fabbrica. Non esitate a rivolgervi alla comunità per avere consigli su questo argomento.
E voi, cosa ne pensate della ricarica a 22 kW AC? È un criterio di acquisto? Raccontateci la vostra esperienza nei commenti.