Le tensioni crescono presso l’impianto Ford di Colonia, dedicato esclusivamente alla produzione di veicoli elettrici. A partire da questo mercoledì, i dipendenti dell’azienda tedesca si uniranno a uno sciopero indetto in risposta all’annuncio della casa automobilistica di ridurre del 14% la propria forza lavoro in Europa. La decisione è stata comunicata già nel novembre scorso, con Ford che ha giustificato i licenziamenti citando perdite economiche dovute alla bassa domanda di veicoli elettrici e alla mancanza di supporto governativo per la transizione verso questa nuova tecnologia.

Il sindacato IG Metall ha etichettato questa situazione come un “recul social”, richiedendo la mobilitazione dei lavoratori per esercitare pressione sulla direzione aziendale. Le trattative continuano, ma la tensione tra i rappresentanti dei lavoratori e la direzione sembrano in aumento. La produzione dei modelli Explorer e Capri potrebbe subire dei ritardi significativi a causa dell’astensione dal lavoro.

La questione, tuttavia, non riguarda solo Ford. Anche altri grandi produttori automobilistici come Volkswagen, Nissan e General Motors si trovano ad affrontare sfide simili, mentre la transizione verso la mobilità elettrica influisce negativamente sulle loro finanze. Molti di questi marchi hanno già avviato piani di ristrutturazione in risposta a un contesto di mercato in rapida evoluzione.



Fonte: www.automobile-propre.com