Il Ford Explorer disponibile in Europa non è semplicemente una versione modificata del noto modello statunitense, ma un’automobile completamente nuova, progettata per soddisfare le esigenze dei mercati europei e prodotta nello stabilimento ristrutturato di Colonia. Con l’Explorer, Ford dà inizio a una nuova era in Europa, segnando l’uscita di modelli tradizionali come Fiesta, Focus e Mondeo, a favore di una nuova generazione di veicoli elettrificati. L’Explorer rappresenta il primo vero SUV elettrico che rende tangibile questo cambiamento.

Sebbene il nome “Explorer” evochi immagini di grandi fuoristrada americani, la tecnologia impiegata si ispira a un diretto concorrente: Volkswagen. La piattaforma MEB, nota fondamento di modelli come il VW ID.4, Škoda Enyaq e Audi Q4 e-tron, è alla base del nuovo Explorer. Tuttavia, Ford si prende la libertà di creare un design unico, integrando elementi distintivi del marchio e promettendo un’esperienza di guida differente. In questa nuova offerta, Ford non mira a sfidare i leader del mercato elettrico, ma propone un SUV elettrico pensato per l’uso quotidiano, ben equipaggiato e chiaramente posizionato, senza le grandi promesse di altre aziende del settore.

Specifiche Tecniche del Ford Explorer Premium RWD Extended Range

  • Potenza: 210 kW (286 CV), trazione posteriore
  • Coppia: 545 Nm
  • Accumulatore: 79 kWh lordi / 77 kWh netti
  • Autonomia (WLTP): fino a 602 km
  • Consumo (WLTP): 15,2 – 15,6 kWh/100 km
  • Accelerazione 0 – 100 km/h: 6,4 secondi
  • Velocità massima: 180 km/h
  • Ricarica AC: 11 kW (trifase)
  • Ricarica DC: max 135 kW (10 – 80% in circa 28 minuti)
  • Dimensioni (L x P x A): 4470 x 1870 x 1600 mm
  • Interasse: 2770 mm
  • Peso a vuoto: circa 2100 kg
  • Capacità del bagagliaio: 450 – 1422 litri

Ford Explorer: Piattaforma VW con Carattere Ford

A prima vista, il nuovo Explorer non sembra suggerire una parentela tecnica con il VW ID.4. Ford ha utilizzato la piattaforma MEB per sviluppare un design distintivo, caratterizzato da linee decise, una facciata imponente e un retro muscoloso. La parte anteriore, con il logo “Explorer” ben in vista, appare notevolmente più vigorosa rispetto a molti modelli ID. Il design dell’illuminazione, anteriore e posteriore, è unico e conferisce all’auto una larghezza quasi americana. Ford riesce così in ciò che non sempre riesce a chi utilizza la base MEB: il risultato finale non è un derivato, ma un modello autonomo.

Con una lunghezza di 4,47 metri, l’Explorer appartiene alla categoria dei SUV compatti, sebbene esteticamente possa apparire più grande. Le sue spalle larghe, il retro alto e il frontale corto creano un’immagine robusta che attira l’attenzione. Nonostante ciò, l’auto rimane sorprendentemente maneggevole, grazie a un raggio di curvatura di soli 9,7 metri, rendendola perfetta per la guida in città e per manovre in spazi ristretti. Il sistema di trazione posteriore favorisce un maggiore angolo di sterzata, semplificando le manovre.

Rimanendo sul tema degli interni, la qualità dei materiali presentati è un punto di discussione. Anche se troviamo superfici più morbide sul cruscotto e le portiere, gran parte dell’abitacolo è realizzata in plastica dura, specialmente nella parte posteriore. Alcuni dettagli, come il cielo dell’abitacolo e le tasche delle portiere, risultano un po’ spartani. Tuttavia, la qualità costruttiva è solida, senza rumori strani o scricchiolii. Un aspetto che colpisce: alla chiusura del portellone elettrico si attiva una sequenza di toni che può risultare piuttosto fastidiosa.

Complessivamente, l’Explorer si distingue per la sua spaziosità e funzionalità quotidiana. L’ampio spazio è presente sia nella parte anteriore che in quella posteriore, con un bagagliaio che offre 450 fino a 1422 litri di capacità. Il concetto di utilizzo risulta ben congegnato. Tuttavia, ci sono margini di miglioramento tra le aspettative e la realtà.


Sensazioni di guida del Ford Explorer: Potente, stabile e con una taratura piuttosto sobria

Con una potenza di 210 kW (286 CV) e una coppia massima di 545 Nm, il Ford Explorer Premium Extended Range RWD offre prestazioni solide. L’accelerazione da 0 a 100 km/h si realizza in 6,4 secondi secondo il costruttore. Nella pratica, la potenza è più che sufficiente per muoversi agevolmente nel traffico. La trazione posteriore garantisce una buona aderenza, utile anche durante l’accelerazione in curva.

La dinamica di guida complessiva trasmette un senso di stabilità. Soprattutto in autostrada, l’Explorer mantiene una buona calma anche a velocità elevate. Il motore funziona in modo silenzioso, e i rumori aerodinamici e di rotolamento rimangono sullo sfondo fino a circa 130 km/h. La taratura delle sospensioni è piuttosto rigida, ma non scomoda. Gli urti brevi si fanno sentire, mentre le ondulazioni più lunghe vengono assorbite in modo efficiente.

La direzione è molto leggera, il che risulta comodo in città. Tuttavia, a velocità più elevate o durante una guida più sportiva, ci si augurerebbe una maggiore risposta. Anche la frenata rigenerativa è piuttosto debole. Sebbene la modalità di guida B offra una maggiore decelerazione, non si ha mai la sensazione di un vero “one-pedal driving”. Chi vuole recuperare energia in modo efficiente dovrà utilizzare attivamente il pedale del freno.

Il sistema frenante risponde in modo affidabile, ma il feeling del pedale è morbido e poco diretto. Sorprendentemente comodi risultano i sedili: ben sagomati, adatti ai lunghi viaggi e, nella versione Premium testata, dotati di funzione massaggio. Anche i passeggeri posteriori possono godere di un buon comfort, con sufficiente spazio anche per chi è alto 1,85 metri. La panchina posteriore è ripiegabile simmetricamente e offre una funzione di passaggio per oggetti lunghi.


Ricarica e Consumi: Buona Efficienza ma Alcune Limitazioni nella Velocità di Ricarica

La capacità utile della batteria è di 77 kWh netti. Questo porta l’Explorer a competere alla pari con diversi concorrenti basati sulla piattaforma MEB. Tuttavia, la reale autonomia dipende molto da fattori quali la temperatura esterna, lo stile di guida e il tipo di percorso. Nella realtà, 450-485 chilometri sono un obiettivo accessibile a seconda delle condizioni di guida.

La ricarica in corrente alternata si svolge senza problemi, sebbene senza particolari vantaggi. L’Explorer può essere ricaricato fino a 11 kW tramite una wallbox domestica o una colonnina di ricarica AC pubblica. Per una ricarica completa dal 10 all’80% ci vogliono circa cinque ore e mezza, un valore standard per questa categoria di veicoli. Ford non offre un caricabatterie on-board trifase da 22 kW, il che potrebbe rappresentare un piccolo svantaggio in alcuni contesti (ad esempio, parcheggi aziendali).

Durante la prova, abbiamo avvertito un fastidioso sibilo proveniente dalla parte posteriore, simile a quello di un pneumatico in pressione. Questo ha causato momenti di preoccupazione. Tuttavia, dopo alcune ricerche, ci siamo resi conto che era solo un suono di funzionamento normale durante la fase di ricarica. Un aspetto da tenere a mente per chi è poco esperto di auto elettriche.


Conclusioni: Un E-SUV con Qualità ma Prezzo Elevato

La versione Premium del Ford Explorer con Extended Range, non da confondere con un range extender, parte da un prezzo di 52.900 euro. Con l’aggiunta di un tetto panoramico, vernice metallizzata e altri optional, il prezzo arriva a oltre 57.000 euro. Questo colloca l’Explorer nella fascia alta dell’offerta MEB, ma sotto concorrenti premium come l’Audi Q4 e-tron, specialmente se si considera un allestimento equiparabile. Strategicamente, Ford non offre un prezzo aggressivo.

Il sovrapprezzo rispetto alla versione base “Explorer” è di circa 4.400 euro. Questa versione include già molte dotazioni che non sono scontate nella sua classe: una pompa di calore, un display da 14,6 pollici con Ford SYNC Move, climatizzatore bi-zona, fari a LED e un ampio pacchetto di assistenza. Nella Premium si aggiungono, tra le altre cose, i fari a LED Matrix, portellone posteriore elettrico, ruote in lega da 20 pollici, sedili riscaldati e ventilati con funzione massaggio e illuminazione ambientale. Inoltre, ci sono di serie anche una telecamera di retromarcia, accesso keyless e regolazione elettrica del volante. In breve, l’equipaggiamento è variegato e personalizzabile.

La qualità dei materiali e della lavorazione non sempre giustifica l’etichetta “Premium”. Pur avendo una lunga lista di equipaggiamenti, la qualità complessiva delle rifiniture, soprattutto nella zona posteriore, lascia a desiderare. Inoltre, l’assenza di un assetto adattivo e la mancanza di un vano frunk indicano che ci sono stati risparmi per mantenere il prezzo contenuto.

In un contesto competitivo, il Ford Explorer si propone come una valida alternativa al VW ID.4: leggermente più costoso, ma con un design più audace e un equipaggiamento di serie più ricco. Tuttavia, rispetto a modelli più blasonati come l’Audi Q4 e-tron o il Tesla Model Y, non offre lo stesso prestigio e innovazione. D’altro canto, si distingue per un approccio pratico e un buon rapporto qualità-prezzo. Le piattaforme sorelle del gruppo Volkswagen presentano un aspetto più sobrio, mentre l’Explorer cerca di mostrare un carattere più distintivo, riuscendoci in molti aspetti senza ridefinire i canoni di classe. Alla fine, resta l’impressione di un SUV elettrico che fa molte cose bene, ma non riesce a convincere completamente in tutti i dettagli.




Fonte: www.elektroauto-news.net