Se il piano di BYD avrà successo, l’azienda sarà in grado di competere con i principali produttori automobilistici occidentali come VW, Toyota, Stellantis e GM nel mercato globale. Già nel suo mercato domestico, BYD ha superato VW lo scorso anno, grazie a un’offerta esclusivamente di auto elettriche e ibride plug-in, avendo interrotto la produzione di modelli a combustione interna nel 2022.
La crescita di BYD sarà alimentata dall’espansione in Europa e America Latina, mentre il mercato statunitense è stato escluso. Gli Stati Uniti hanno elevato le tariffe d’importazione sui veicoli elettrici cinesi al 100% durante l’amministrazione Biden e hanno vietato l’importazione di veicoli cinesi connessi, rendendo di fatto impossibile l’ingresso dei veicoli BYD. Sotto l’amministrazione Trump, attualmente si applicano tariffe del 145% su tutte le importazioni cinesi, comprese le ibride plug-in.
A marzo, è stato annunciato che BYD punta ad incrementare le vendite all’estero a 800.000 veicoli entro quest’anno. Questo rappresenterebbe quasi il doppio dei 417.204 veicoli venduti all’estero lo scorso anno, che costituivano solo il 10% delle vendite totali di 4,27 milioni di auto elettriche e ibride.
Per crescere rapidamente al di fuori della Cina, BYD sta concentrando i suoi sforzi sulla localizzazione della produzione, un percorso già avviato prima delle attuali tensioni tariffarie tra Cina, UE e USA. L’azienda ha infatti annunciato l’apertura del suo primo stabilimento europeo in Ungheria entro la fine del 2023, con produzione prevista per la fine del 2025. Un secondo stabilimento in Turchia dovrebbe iniziare a operare entro la fine del 2026. Si vocifera anche di un terzo stabilimento europeo e di una produzione di batterie in Europa. Sono previsti impianti anche in Thailandia, Uzbekistan e Brasile.
Secondo quanto riferito da Reuters, i dirigenti di BYD avrebbero delineato agli investitori l’obiettivo per il 2030, sottolineando che l’espansione in Europa è cruciale per il raggiungimento di tale traguardo, secondo una fonte interna presente durante i colloqui.
Nonostante BYD punti a vendere metà dei suoi veicoli al di fuori della Cina entro il 2030, al momento non sono stati annunciati obiettivi di vendita specifici per quell’anno. Dopo un aumento sorprendente del 90% nelle vendite lo scorso anno rispetto al 2022, raggiungendo 4,27 milioni di veicoli, l’azienda mira a 5,5 milioni di unità quest’anno, secondo quanto riportato da Reuters. Questo rappresenterebbe un incremento del 29% rispetto al 2024, suggerendo quindi un ritmo di crescita significativamente più lento. Pertanto, è quasi impossibile fare previsioni su quanto potranno essere alte le vendite totali nel 2030, rendendo difficile trarre qualsiasi conclusione sul mercato estero.
Fonte: www.electrive.com