Negli ultimi anni, l’aumento della popolarità delle auto elettriche ha portato molte aziende a investire nel settore delle stazioni di ricarica pubblica. Tuttavia, l’assenza di una regolamentazione chiara ha dato il via a politiche tariffarie discutibili. Un esempio eclatante è rappresentato da TotalEnergies, che si distingue per la sua politica di fatturazione particolarmente onerosa.

Tradizionalmente, i fornitori di energia per la ricarica dei veicoli elettrici hanno adottato modelli di tariffazione che spesso non erano equi per gli utenti. Molti operatori avevano inizialmente scelto di fatturare in base al tempo di connessione, ma questa pratica è stata rapidamente abbandonata, data l’aumentata potenza di ricarica delle auto disponibili sul mercato. Oggi, la maggior parte delle auto elettriche supporta ricariche superiori a 60 kW, rendendo inadeguato un modello di pricing basato sulla durata della ricarica.

Persiste, tuttavia, la prassi di applicare costi addizionali per determinati comportamenti, come il blocco delle stazioni di ricarica dopo il completamento della ricarica. Tesla, per esempio, prevede una penalità per i veicoli che non sono spostati entro cinque minuti dal termine della ricarica. Questo approccio, sebbene possa sembrare giustificato per promuovere una rotazione più efficace delle auto presso le stazioni di ricarica, ha sollevato interrogativi riguardo a una supervisione equa dei costi e del servizio.

TotalEnergies, in particolare, ha implementato una tariffa che si applica quando il tempo di ricarica supera i 45 minuti, senza fare distinzioni tra i vari tipi di stazioni. Questo approccio risulta problematico per le ricariche lente, dove è inevitabile superare tale limite di tempo. Un esempio estremo è emerso da un test con il modello VinFast VF6, dove la ricarica di 57,37 kWh è costata ben 147,71 €, ovvero circa 2,37 €/kWh. Tali costi risultano inaccettabili e poco sostenibili per i consumatori.

In aggiunta, il sistema di comunicazione dei prezzi da parte di TotalEnergies si è rivelato confuso per gli utenti. Sebbene i tariffari siano indicati nell’applicazione, il prezzo esposto presso le stazioni può differire, talvolta in modo significativo. Una tale discordanza crea confusione e può portare a spese impreviste per gli automobilisti che utilizzano le stazioni di ricarica.

TotalEnergies non è certamente l’unico operatore a fare uso di tariffe basate sul tempo, ma è tra i più severi, e i suoi prezzi proibitivi pongono interrogativi serii sulla sua volontà di promuovere l’elettromobilità. Al contrario, altri fornitori offrono tariffe più competitive e politiche meno restrittive. In questo contesto, la scelta dell’operatore per ricaricare la propria auto elettrica diventa sempre più cruciale per evitare spese eccessive. Come risultato, è evidente che, nei punti di ricarica TotalEnergies, è meglio muoversi in fretta o cercare alternative più vantaggiose.



Fonte: www.automobile-propre.com