Negli ultimi anni si sono susseguiti numerosi rumor riguardo a un possibile successore totalmente elettrico per il celebre modello TT di Audi. Secondo quanto riportato dalla rivista britannica Autocar, il tema è tornato di attualità in occasione della presentazione dei risultati finanziari di Audi per il 2024. Durante l’incontro, il CEO Gernot Döllner è stato interpellato sulla possibilità di reinserire una coupé sportiva a due porte nel portafoglio dell’azienda, rispondendo: “Sicuramente. Fa parte del DNA del marchio e dobbiamo trovare il momento giusto per integrarla nella nostra offerta”.
Il CEO ha tuttavia aggiunto che non è opportuno considerare l’ampliamento del portafoglio mentre l’azienda sta attraversando un importante programma di ristrutturazione, che prevede 7500 esuberi. Döllner ha chiarito di avere una “visione chiara su dove Audi dovrebbe posizionarsi e quale direzione prendere”, sottolineando come le vetture sportive rappresentino una componente essenziale di tale pianificazione.
Inoltre, ha evidenziato il ruolo cruciale che le auto sportive hanno avuto nella storia di Audi, citando il sistema di trazione integrale Quattro degli anni ’80 come un veicolo capace di “dare inizio a una nuova era nell’automobilismo”. Ha anche messo in luce la persistenza di modelli significativi come la seconda generazione dell’A8, realizzata in alluminio, e l’efficiente A2.
Un altro richiamo importante è stato fatto al TT originale, descritto come un’auto di grande rilevanza, e ha rivelato che il nuovo direttore del design di Audi, Massimo Frascella, è un grande ammiratore del modello lanciato alla fine degli anni ’90. “Ho parlato molto con Massimo riguardo a questa vettura. Questa è stata una fonte di ispirazione per lui durante la sua carriera. Da giovane designer, prese un giorno libero per ammirare il TT quando debuttò in Italia”, ha raccontato Döllner.
Tuttavia, Döllner ha sottolineato che un costruttore automobilistico non può “copiare il suo passato”: “È fondamentale analizzare veramente l’essenza di Audi e usarla come base per creare qualcosa di completamente nuovo. Riprodurre semplicemente modelli di successo del passato è senza dubbio la strada sbagliata”, ha concluso in merito al design, ritenendo comunque possibile il ritorno di alcuni nomi storici. Il TT, lanciato nel 1998, ha venduto oltre 660.000 unità in tre generazioni e la sua produzione è terminata nel novembre 2023, senza alcun successore in vista. Di lì a poco, anche la supercar R8 ha cessato la produzione, segnando la prima volta dal 1980 che Audi non offre un coupé a due porte nel suo catalogo.
“Prima dobbiamo rafforzare Audi”
Sebbene Audi si mostri favorevole a un ritorno nel segmento delle auto sportive, le tempistiche potrebbero essere prolungate, come mette in evidenza Autocar. Le attuali priorità dell’azienda, dopo un anno difficile nel 2024, mirano a lanciare un’architettura software futuristica, frutto della nuova joint venture del gruppo Volkswagen con Rivian, insieme a un avvio di produzione di nuovi modelli chiave nel 2025, tra cui A5, A6, Q3 e Q5.
“Il cambiamento richiede tutto il nostro impegno, e questo deve avvenire nei segmenti chiave”, ha dichiarato Döllner. “In questa fase dobbiamo rendere Audi robusta”. Solo successivamente, secondo il CEO, “sarà il momento di discutere del corretto portafoglio in queste nicchie di mercato”.
Rispondendo a una domanda se Audi potesse considerare anche un’auto sportiva ibrida plug-in piuttosto che un modello esclusivamente elettrico, Döllner si è mostrato aperto, ma ha sottolineato che il motore elettrico risulta essere più adeguato per l’uso quotidiano. “Questa discussione porta con sé molta incertezza, ma sono convinto che nel segmento delle auto sportive ci sarà spazio per modelli completamente elettrici”, ha affermato. “Non per la pista, ma per attraversare le Alpi e divertirsi su strade di campagna, non ci sono limiti per un’auto elettrica”.
A detta di Autocar, Döllner ha anche ribadito l’importanza per Audi di sfruttare sinergie all’interno del gruppo Volkswagen, in particolare nel segmento entry-level dell’elettromobilità, dove Audi condivide piattaforme con Volkswagen, Skoda e Cupra. Ha suggerito che ci sia anche la possibilità di collaborazioni tecniche con modelli gemelli di Audi nel segmento delle nicchie. Un chiaro riferimento è stato fatto verso Zuffenhausen, dove una base adatta per un Audi TT è già in fase di sviluppo; un compatto sportivo Audi sarebbe un candidato logico per condividere componenti con il prossimo modello elettrico 718 di Porsche.
Fonte: www.elektroauto-news.net