L’acquisizione di Arcadium rappresenta un passo fondamentale per Rio Tinto, in particolare per il suo impegno nella transizione energetica. Il litio prodotto da Arcadium trova impiego nelle batterie elettriche di importanti marchi automobilistici come BMW, Ford, GM, Tesla e Toyota. Queste collaborazioni sottolineano l’importanza strategica di questa operazione. Jakob Stausholm, CEO di Rio Tinto, ha affermato: “Siamo entusiasti di accogliere i dipendenti di Arcadium nella nostra famiglia. Insieme, intensificheremo i nostri sforzi per estrarre e produrre i minerali necessari per una transizione energetica sostenibile.”
L’integrazione di Arcadium consentirà a Rio Tinto di unire la propria esperienza nel settore minerario con le risorse di alto livello di Arcadium, creando così un’azienda leader nel mercato del litio. Stausholm ha aggiunto: “Fondendo la nostra scala, la solidità finanziaria e il know-how operativo con gli asset di Tier 1 di Arcadium, stiamo costruendo un’impresa di litio di classe mondiale, che si affianca alle nostre operazioni nel ferro, nell’alluminio e nel rame.”
Con questa operazione, Rio Tinto assume ufficialmente il ruolo di casa madre di Arcadium Lithium, che sarà rinominata in Rio Tinto. Inoltre, la società gestirà il progetto di litio Rincon, il primo impianto commerciale di litio di Rio Tinto, situato in Argentina, con una capacità prevista di produzione di fino a 60.000 tonnellate di carbonato di litio all’anno. Ricordiamo che Rio Tinto ha annunciato un investimento di 2,5 miliardi di dollari USA per promuovere questo progetto.
Grazie a questa acquisizione, Rio Tinto si posizionerà come uno dei principali fornitori a livello globale di materiali per la transizione energetica, diventando uno dei maggiori produttori di litio, con alcune delle più grandi riserve di litio nel mondo. L’obiettivo di Rio Tinto Lithium è di aumentare la capacità dei propri impianti di Tier 1 a oltre 200.000 tonnellate di equivalente carbonato di litio (LCE) all’anno entro il 2028.
Fonte: www.electrive.com