La sesta edizione dello studio “Le infrastrutture di ricarica a uso pubblico in Italia”, presentata recentemente al KEY – The Energy Transition Expo, offre uno spaccato chiaro del progresso italiano nel settore della mobilità elettrica. Con un totale di 64.391 punti di ricarica installati entro la fine del 2024, l’Italia ha dimostrato un’espansione significativa, con un incremento di oltre il 27% nel solo 2024 e un aumento del 75% nei due anni precedenti. Questo risultato non solo posiziona il Paese tra i leader europei nel supporto alla mobilità elettrica, ma evidenzia anche l’urgenza di un maggiore coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti nel processo di infrastrutturazione.

La Lombardia si conferma come la regione con il maggior numero di punti di ricarica, seguita da Lazio e Piemonte. È interessante notare che Napoli si distingue per il numero di punti di ricarica rispetto alla superficie, superando città come Torino e Milano. Questo dato sottolinea come alcune aree stiano emergendo come modelli di eccellenza nel favorire la transizione verso veicoli elettrici, sebbene permangano disparità regionali significative.

L’analisi ha anche evidenziato che, nonostante il ritardo nella vendita di auto elettriche, gli obiettivi europei per le infrastrutture di ricarica sono stati in gran parte rispettati, con l’Italia che si posiziona davanti a Paesi come Francia, Germania e Regno Unito per quanto riguarda il rapporto tra punti di ricarica e veicoli elettrici circolanti. Tuttavia, per garantire ulteriori progressi, sono necessarie politiche più inclusive, come l’estensione dei termini del PNRR e la revisione dei meccanismi di cofinanziamento, per facilitare la crescita dell’infrastruttura, soprattutto nelle regioni del Centro e del Mezzogiorno, dove è meno sviluppata.

Il punto cruciale rimane l’importanza di una cooperazione più stretta tra gli attori pubblici e privati. Il presidente di Motus-E, Fabio Pressi, ha sottolineato che, per amplificare gli sforzi, è fondamentale semplificare gli iter autorizzativi, attualmente rallentati da burocrazie che impediscono l’utilizzo efficiente di alcune infrastrutture già installate.

In termini di installazione di punti di ricarica lungo le autostrade, i dati mostrano un incremento e una crescente disponibilità di colonnine ad alta potenza, elementi essenziali per un’efficace rete di mobilità. Nonostante il buon andamento delle infrastrutture, la percentuale di veicoli elettrici circolanti in Italia rimane comunque bassa rispetto ad altri Paesi europei.

L’analisi finale del report pone in evidenza che, mentre l’Italia sta seguendo una traiettoria promettente per rispettare gli obblighi europei in materia di infrastrutture di ricarica, è essenziale massimizzare gli sforzi con strategie chiare e un coordinamento rafforzato, anche attraverso l’aggiornamento di piani strategici come il Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica (PNIRE).



Fonte: www.motus-e.org