In Italia, l’autorità antitrust ha aperto un’inchiesta contro quattro importanti produttori di veicoli elettrici: Stellantis, BYD, Tesla e Volkswagen. Questi marchi sono sospettati di aver ingannato i consumatori riguardo alle prestazioni delle loro automobili elettriche. Questa situazione è particolarmente preoccupante in un paese dove l’adozione di veicoli elettrici stenta a decollare, e le autorità sembrano determinati a garantire una maggiore trasparenza.
Le inchieste si focalizzano su pratiche commerciali che potrebbero violare le normative sulla protezione dei consumatori. In particolare, si esaminano le dichiarazioni riguardanti l’autonomia dei veicoli, la degradazione delle batterie e le limitazioni delle garanzie standard. L’autorità antitrust sta effettuando perquisizioni nei quartieri generali delle società coinvolte e ha già avviato il processo per rendere pubbliche le sue osservazioni.
Nel 2025, è chiaro che l’autonomia dichiarata secondo il ciclo WLTP non corrisponde sempre a quella reale, poiché molti fattori influenzano l’effettiva autonomia di un veicolo, incluse le abitudini di guida, il tipo di percorsi e le condizioni climatiche. Anche la durata della batteria è un argomento delicato, con il regolatore che sottolinea l’assenza di informazioni chiare sui siti dei costruttori riguardo alla conservazione e all’uso delle batterie, che possono deteriorarsi più rapidamente se si ricorre spesso ai caricabatterie rapidi.
Mentre i produttori BYD, Tesla e Volkswagen non hanno commentato l’indagine, Stellantis ha dimostrato una maggiore apertura, dichiarando di voler cooperare con le indagini e di aver già fornito risposte adeguate alle domande sollevate. Questa situazione mette in luce la necessità di una maggiore chiarezza e fiducia da parte dei consumatori, i quali devono poter contare su informazioni precise e veritiere quando si tratta di investire in veicoli elettrici.
Fonte: www.automobile-propre.com