Corpo dell’articolo:
La cancellazione della fusione tra Honda e Nissan continua a far discutere, con nuovi dettagli che emergono sulle tensioni tra i due colossi automobilistici. Fonti interne rivelano che una delle ragioni principali del fallimento dell’accordo sarebbe stata la richiesta avanzata da Honda di trasformare Nissan in una sua sussidiaria, una condizione considerata inaccettabile dal costruttore nipponico. Ma non è tutto: il nodo cruciale riguardava la tecnologia ibrida. Honda avrebbe infatti preteso che Nissan abbandonasse il suo sistema e-Power, sviluppato con un investimento di oltre 2 miliardi di dollari, per adottare la piattaforma e:HEV del competitor.

La scelta di Nissan di puntare sull’e-Power non è casuale. Questo motore, ottimizzato per i consumi ridotti su strade secondarie, è stato pensato principalmente per il mercato giapponese, dove ha ottenuto ottimi riscontri. Tuttavia, secondo Honda, la tecnologia e:HEV sarebbe superiore su scala globale, soprattutto in mercati come gli Stati Uniti, dove le lunghe percorrenze in autostrada rendono meno efficiente l’e-Power, considerato "troppo avido" di carburante in queste condizioni.

Le divergenze tecniche hanno alimentato attriti tra le due aziende, tanto che un dirigente Honda ha dichiarato senza mezzi termini: «È evidente che siamo migliori di Nissan quando si tratta di auto ibride», un commento che avrebbe ferito l’orgoglio dei vertici di Nissan. A complicare ulteriormente le trattative, Honda avrebbe successivamente posto un nuovo ultimatum: riaprire i negoziati solo a patto che Nissan sostituisse il suo amministratore delegato, Makoto Uchida. Una richiesta che sembra difficile da digerire per il costruttore, sebbene la pressione finanziaria e la necessità di alleanze nel settore automotive potrebbero costringerlo a valutare opzioni impopolari.

Intanto, Nissan si trova a dover affrontare una duplice sfida: proteggere gli ingenti investimenti già sostenuti e cercare nuovi partner per competere in un mercato sempre più dominato da elettrificazione e concorrenza globale. La rottura con Honda lascia aperte domande sul futuro di entrambi i giganti, in un momento in cui la collaborazione sembrerebbe l’unica via per sopravvivere alla trasformazione del settore.



Fonte: www.automobile-propre.com