Il mercato automobilistico cinese sta vivendo una trasformazione significativa, con le marche locali che guadagnano sempre più terreno. I produttori europei, in particolare quelli tedeschi, continuano a incontrare difficoltà nel 2024, contrariamente alle aspettative di espansione. In questo contesto, BYD, il principale produttore automobilistico cinese, sta celebrando un anno straordinario con oltre quattro milioni di veicoli venduti, segnando un aumento impressionante del 40,5% rispetto all’anno precedente.
Al contrario, Volkswagen, che è stata a lungo il leader di mercato, sta vivendo un ulteriore calo. Con la collaborazione dei suoi partner in joint venture, il marchio tedesco si trova ora al secondo posto nella classifica delle vendite in Cina, registrando una diminuzione di oltre il 9%. La vendita di poco più di due milioni di automobili rappresenta il risultato peggiore degli ultimi anni. Chery, d’altro canto, sta ottenendo risultati positivi con 1,7 milioni di veicoli venduti (+33%), mettendo pressione su Volkswagen per mantenere la sua posizione. Anche il mercato cinese nel complesso ha visto un incremento del 4,5%, raggiungendo oltre 31 milioni di auto, anche se questo rimane significativamente inferiore al tasso di crescita del 2023, che aveva superato il 12%. Degno di nota è il fatto che nel 2024, quasi il 41% delle nuove immatricolazioni sono state di veicoli elettrificati, inclusi auto elettriche e ibride plug-in.
Le sfide per i marchi premium tedeschi
Un altro colosso dell’industria automobilistica globale, Toyota, ha subito un forte decremento, registrando una perdita del 13% e vendendo solo 1,5 milioni di veicoli, mentre Geely si sta avvicinando con 1,36 milioni di unità vendute. Anche Changan, un importante attore locale, ha visto una diminuzione del 13%, fermandosi a 1,22 milioni di vendite, ma riesce comunque a superare Tesla, che ha registrato un calo del 3,3% e ha venduto meno di 917.000 veicoli, rimanendo sotto la soglia del milione.
Honda, secondo produttore giapponese, ha affrontato un crollo ancor più drastico, con una perdita superiore al 27% che ha portato le vendite a soli 892.000 veicoli. Nel contesto del mercato cinese, le case automobilistiche premium tedesche, come BMW, Audi e Mercedes, stanno affrontando una seria sfida, posizionandosi rispettivamente in undicesima, dodicesima e tredicesima posizione, con circa 600.000 unità vendute ciascuna. Questo posizionamento non può certo soddisfarle, poiché rimangono molto lontane dagli indicatori di successo.
Le sorprese nel mercato cinese arrivano da marchi meno noti in Europa, come Jetour, che ha visto un aumento del 80,3% con 558.000 veicoli venduti, e Aito, che ha addirittura triplicato le vendite con un aumento del 276%, raggiungendo 389.000 unità. Anche i marchi di lusso cinesi, come Li Auto (497.000 veicoli) e Red Flag (412.000 veicoli), si trovano nelle posizioni più basse della classifica, rispettivamente al 17° e al 19° posto.
Le prime cinque marche nella statistica delle vendite rappresentano quasi il 43% del totale, mentre le migliori cinque marche cinesi, a seconda dei rispettivi partner in joint venture, coprono il 40%. Mentre i produttori europei fanno fatica a conquistare il mercato cinese nel 2024, le aziende locali mostrano risultati migliori anche per quanto riguarda le esportazioni. L’anno scorso, la Cina ha esportato 6,4 milioni di auto in tutto il mondo, con un incremento del 23% rispetto all’anno precedente, guadagnando così il titolo di principale nazione esportatrice nel settore automobilistico.
Fonte: www.elektroauto-news.net