Da oggi, la città anseatica di Amburgo ha adottato una nuova normativa: tutti i taxi recentemente autorizzati dovranno essere a emissioni zero. Questa iniziativa prevede che soltanto veicoli elettrici e a celle a combustibile possano essere registrati come nuovi taxi. Tuttavia, è prevista un’eccezione: i taxi di grandi dimensioni, con otto o nove posti, dovranno rispettare questo standard solo a partire dal 2027.
Secondo quanto riportato da alcune fonti, attualmente circa 700 taxi su un totale di 3000 in circolazione nella città sono alimentati a batteria, mentre circa 30 funzionano a idrogeno, il che rappresenta oltre il 24% della flotta totale. Questo valore è destinato ad aumentare, ma alcune compagnie stanno ancora investendo in veicoli a combustione interna, poiché non sono completamente convinte delle alternative. “La mancanza di esperienze consolidate con le auto elettriche e l’assenza di un mercato di rivendita funzionante sono le principali ragioni di questa scelta”, ha dichiarato Jan Weber, presidente della cooperativa Hansa Funktaxi. Lo stesso ragionamento è stato alla base delle recenti decisioni di alcune società di autonoleggio di abbandonare i veicoli elettrici.
Tuttavia, Weber riconosce che i taxi elettrici funzionano senza problemi nel contesto urbano. Le difficoltà si presentano soprattutto durante i trasferimenti verso le aree circostanti, dove l’accessibilità delle stazioni di ricarica può risultare “catastrofica”. Un aspetto positivo, però, è rappresentato dalla significativa riduzione dei costi operativi rispetto ai taxi a combustione. “Le freni degli E-Taxi durano molto a lungo, e i costi per le manutenzioni sono praticamente insignificanti”, ha spiegato Weber.
Per facilitare la transizione dei taxi di Amburgo verso l’elettrico e l’idrogeno, la città ha già investito oltre 4,2 milioni di euro. Inizialmente, il sostegno finanziario era previsto fino alla fine dell’anno, quando sarebbe entrata in vigore la nuova normativa sugli taxi a emissioni zero. Tuttavia, è emerso che ci sarà ancora un contributo di 5000 euro per ogni taxi a combustione che verrà sostituito. Inoltre, la città ha già avviato la costruzione di posti di ricarica per taxi e intende continuare questa iniziativa. Nel porto della città, è stata anche inaugurata una stazione di rifornimento per veicoli a idrogeno, accessibile ai taxi.
Fonte: www.elektroauto-news.net