Tre colossi dell’automobile giapponese, Honda, Nissan e Mitsubishi, hanno compiuto un passo significativo verso una fusione strategica. Lunedì, i tre produttori hanno firmato una lettera di intenti per unire le forze e affrontare insieme le sfide attuali del settore, secondo le informazioni diffuse da importanti testate come il New York Times e il Manager Magazin. Le trattative dovrebbero intensificarsi nei prossimi sei mesi, con l’obiettivo di completare l’unione entro agosto 2026. Le prime indiscrezioni su questa possibile collaborazione si erano diffuse solo la settimana scorsa.

Nissan, attualmente, sta affrontando gravi difficoltà economiche, in particolare sul mercato cinese, dove deve fronteggiare la concorrenza di produttori locali come BYD che stanno guadagnando terreno. In questo contesto, i modelli Nissan stanno riscontrando scarso interesse. Anche in Europa e negli Stati Uniti, l’interesse per le auto elettriche – settore su cui Nissan aveva puntato fortemente – è in calo, mentre molti consumatori si stanno orientando verso veicoli ibridi, mercato in cui Nissan non ha una presenza significativa. Queste problematiche hanno contribuito a una drammatica diminuzione del profitto, con un calo del 90% nel primo semestre dell’anno.

Da tempo, il governo giapponese sostiene sinergie tra i produttori automobilistici per mantenere la competitività a livello globale. Tuttavia, una fusione tra Honda, Nissan e Mitsubishi rappresenterebbe un passo di grande portata. L’unione permetterebbe ai tre gruppi di ottimizzare l’uso delle proprie strutture produttive e di sfruttare maggiormente le economie di scala. In particolare, un’alleanza più robusta potrebbe offrire vantaggi in un contesto di potenziali tariffe doganali negli Stati Uniti. Resta da vedere come una fusione possa influenzare le collaborazioni esistenti, considerando che l’alleanza tra Nissan, Mitsubishi e Renault è già stata affievolita in primavera. Questa nuova fusione potrebbe ulteriormente deteriorare tali relazioni. Storia ci insegna che simili aggregazioni possono finire in insuccessi, come dimostrato dall’esempio di DaimlerChrysler.

Honda e Nissan sperano di migliorare l’efficacia della loro ricerca e sviluppo attraverso questa fusione. L’evoluzione verso la mobilità elettrica e le tecnologie autonome richiede investimenti significativi, che potrebbero essere più sostenibili se condivisi. Entrambi i gruppi intendono unire le proprie risorse per lanciare modelli più competitivi sul mercato in tempi rapidi. Tuttavia, esperti del settore mettono in guardia: una fusione non garantisce automaticamente il successo. Nuovi concorrenti, come Tesla e BYD, stanno infatti premendo sull’industria, essendo già avanti sul piano tecnologico. Inoltre, i produttori tradizionali stanno perdendo quote di mercato in Cina, il mercato automobilistico più grande al mondo, risultando in forti cali delle vendite per Nissan e Honda.

Una collaborazione potrebbe consentire a Honda di beneficiare dell’esperienza di Nissan nella fornitura di batterie, mentre Nissan potrebbe trarre vantaggio dall’expertise di Honda nel campo degli ibridi. Inoltre, Nissan detiene una significativa partecipazione in Mitsubishi Motors. Se la fusione avrà luogo, è possibile che anche Mitsubishi entri a far parte di questa nuova entità, come suggeriscono le recenti trattative. Questa nuova alleanza si collocherebbe al terzo posto al mondo, dietro a Toyota e Volkswagen. Le sinergie pianificate mirano a ridurre i costi di sviluppo e a garantire finanziamenti per le tecnologie future. Rimane da vedere se questo sarà sufficiente a rispondere alle crescenti sfide del settore automobilistico.



Fonte: www.elektroauto-news.net