La crescente diffusione delle auto elettriche è ancora ostacolata dalla frammentazione del sistema di ricarica. Attualmente, ricaricare un veicolo elettrico su una colonnina pubblica risulta più complesso rispetto al rifornimento di un’auto a combustione. Diverse società di ricarica richiedono ancora agli utenti di registrarsi su app dedicate, creando così un’esperienza poco agevole per i conducenti. Tuttavia, ci sono iniziative in atto per migliorare questa situazione.

In particolare, il consorzio dell’industria automobilistica statunitense e il Joint Office of Energy and Transportation dell’amministrazione Biden stanno lavorando a un nuovo protocollo chiamato “Plug and Charge”, che dovrebbe essere lanciato all’inizio del prossimo anno. L’obiettivo è chiaro: consentire agli automobilisti di ricaricare senza problemi ovunque si trovino. Gabe Klein, direttore esecutivo dell’ufficio, ha sottolineato l’importanza di una soluzione sicura per la ricarica, mentre Tim Weisenberger, direttore del programma SAE ITC Electric Vehicle Key Public Infrastructure, ha aggiunto che il sistema mira a garantire una ricarica “trasparente” e “senza tracci”.

Il protocollo “Plug & Charge” permetterà ai veicoli elettrici di connettersi a qualsiasi colonnina senza ulteriori passaggi per il proprietario. Grazie a questa nuova norma, il caricatore potrà comunicare direttamente con il veicolo e gestire la fatturazione in modo automatico. Sebbene questa tecnologia sia già presente in diversi modelli di auto elettriche, non è ancora stata adottata da tutti i costruttori, con Tesla che ha fatto da pioniere rendendo i suoi Supercharger interoperabili fin da subito.

Per una diffusione più ampia del “Plug & Charge”, i produttori devono instaurare accordi con gli operatori di ricarica affinché i loro veicoli possano comunicare con le infrastrutture esistenti. In Europa, aziende come Ionity, Electra e Fastned stanno già implementando questa tecnologia, con marchi come Porsche, Audi, e BMW che partecipano attivamente. Il sistema è regolato da una norma internazionale chiamata “ISO 15118”, ma gli sforzi attuali puntano a farne un protocollo veramente globale, consentendo a tutti i veicoli elettrici di utilizzare il sistema ovunque.

In aggiunta, ci sono vantaggi ulteriori legati alla migliore comunicazione tra veicolo e rete, come nel caso della ricarica bidirezionale V2G (vehicle-to-grid). Questa tecnologia, che si prevede di diffondere nei prossimi anni, potrebbe portare a servizi di car sharing innovativi, come ad esempio il progetto di Renault nei Paesi Bassi.

L’iniziativa ha ricevuto il supporto di diverse case automobilistiche, tra cui BMW, Toyota, e Ford, e si spera che continui a progredire indipendentemente dai cambiamenti politici futuri. La realizzazione di queste innovazioni rappresenterebbe un passo significativo per il mercato dell’auto e per l’adozione dell’elettrico a livello globale.



Fonte: www.automobile-propre.com