Negli ultimi anni, Huawei ha saputo ritagliarsi un ruolo di primissimo piano nel settore automobilistico cinese, nonostante non venda veicoli a marchio proprio. L’azienda, nota principalmente per le sue attività nel campo della telefonia, ha sviluppato un ampio arsenale di tecnologie relative ai veicoli elettrici, connessi e intelligenti. Tra i prodotti e servizi offerti figurano software per la guida autonoma, sistemi di assistenza alla conduzione, schermi digitali, servizi cloud e motori elettrici. Tuttavia, il mercato delle batterie rimane al momento escluso dalle sue operazioni.

Grazie alla sua reputazione e competenza, Huawei è diventata un partner ambito per quasi tutti i principali costruttori cinesi, come GAC, BAIC, e BYD, che desiderano integrare il logo “HI” (Huawei Inside) sui propri veicoli, evidenziando così l’adozione delle tecnologie Huawei per migliorare la propria proposta commerciale. Questo accresce notevolmente l’attrattiva per i consumatori, che associano il marchio a innovazione e qualità.

Huawei partecipa al settore automobilistico non solo come fornitore di tecnologie, ma anche come costruttore a tutti gli effetti, sebbene i suoi veicoli vengano assemblati da partner industriali come Chery, BAIC e JAC, e non portino il marchio Huawei. Questo approccio ha portato all’avvio dell’Harmony Intelligent Mobility Alliance (HIMA), attraverso la quale l’azienda ha già raggiunto traguardi notevoli, vendendo 500.000 auto in soli tre anni.

Diversi costruttori sono ora interessati a creare nuove marche all’interno dell’alleanza HIMA, un segnale della crescente influenza di Huawei nel mercato. GAC, per esempio, sta valutando la creazione di un marchio proprio dopo aver collaborato con Huawei per integrare tecnologie avanzate nella sua gamma di veicoli.

Nonostante il successo riscontrato, la partnership con Huawei presenta anche dei rischi, soprattutto in fase di esportazione, dove il nome Huawei può suscitare sospetti o preoccupazioni tra le autorità di alcuni paesi. Sebbene marchi come Aito e Changan abbiano manifestato l’intenzione di portare le loro auto nei mercati esteri, le incognite legate all’immagine di Huawei potrebbero influenzare le loro strategie commerciali.

In un contesto competitivo in cui quasi tutti i costruttori auto cinesi stanno stringendo alleanze con Huawei, brand stranieri come Audi, Nissan e Toyota stanno seguendo la stessa strada per non restare indietro rispetto a start-up dinamiche come Nio e Xpeng. Tuttavia, alcuni marchi, come Geely, hanno scelto vie alternative, puntando su acquisizioni strategiche piuttosto che collaborazioni con il colosso tecnologico.

La posizione di Huawei nel settore automobilistico rappresenta così un’interessante opportunità, ma anche un potenziale campo minato per i costruttori che si affacciano all’evoluzione di un mercato sempre più influenzato dalla tecnologia.



Fonte: www.automobile-propre.com