Negli ultimi anni, il dibattito sulle auto elettriche è stato caratterizzato da una serie di miti e fraintendimenti, alcuni dei quali riguardano il degrado delle batterie. Molti si interrogano sulla longevità delle batterie delle auto elettriche, temendo che la loro capacità diminuisca rapidamente, rendendo difficile la rivendita dei veicoli usati. Tuttavia, uno studio condotto dalla società di consulenza P3 offre un quadro più chiaro e rassicurante sui reali effetti dell’invecchiamento delle batterie.
Il primo passo della ricerca ha visto P3 analizzare un campione di 50 auto elettriche della propria flotta, per poi estendere lo studio a una base dati di oltre 7.000 veicoli. L’obiettivo era quello di smentire le leggende metropolitane e fornire dati concreti sulla salute delle batterie. La salute della batteria, o “state of health” (SoH), è il principale indicatore di invecchiamento ed è determinata dalla capacità effettiva della batteria rispetto a quella originale. Le condizioni di garanzia dei produttori stabiliscono che la capacità non dovrebbe scendere sotto il 70-80% dopo un certo chilometraggio.
I risultati dello studio rivelano che, nella fase iniziale di utilizzo, le batterie possono perdere rapidamente capacità, scendendo da 100% a circa 95% nei primi 30.000 chilometri. Tuttavia, superati i 100.000 chilometri, il tasso di degrado rallenta notevolmente, stabilizzandosi attorno al 90% di SoH. In effetti, tra i 200.000 e i 300.000 chilometri, la capacità rimane stabile ben al di sopra della soglia garantita.
L’analisi di P3 mette in evidenza che le batterie delle auto elettriche tendono a mantenere una capacità superiore alle aspettative, specialmente per quanto riguarda i veicoli con elevati chilometraggi. Ciò suggerisce che i profili di utilizzo e la gestione della batteria da parte dei produttori possono realmente influenzare la durata delle batterie.
Tuttavia, P3 avverte che i dati sulle auto con più di 200.000 chilometri possono non essere completamente rappresentativi, poiché riguardano un numero molto limitato di veicoli. Inoltre, è fondamentale adottare pratiche di guida e ricarica corrette per ottimizzare la salute della batteria, come evitare temperature estreme e non caricare le batterie a livelli troppo elevati durante lunghi periodi di inattività.
Infine, la questione del valore residuo dei veicoli elettrici è influenzata dallo stato della batteria. Durante il periodo di garanzia, il valore è generalmente più alto, ma dopo la scadenza possono verificarsi perdite significative. Tuttavia, le batterie possono avere un ‘seconda vita’ come sistemi di stoccaggio energetico, contribuendo così al loro valore anche dopo il ciclo di vita dell’auto.
In sintesi, lo studio di P3 offre una panoramica incoraggiante sulla durata delle batterie delle auto elettriche, evidenziando l’importanza di informazioni affidabili per sostenere la transizione verso la mobilità elettrica.
Fonte: www.electrive.com