Negli ultimi anni, la sostenibilità e la mobilità responsabile sono diventate tematiche centrali per molte aziende. La domanda su come i datori di lavoro e i dipendenti possano collaborare per sviluppare un comportamento di mobilità più sostenibile nel contesto professionale ha spinto diverse organizzazioni a riflettere e a cercare soluzioni. Il Future Mobility Lab (FML) dell’Istituto per la Mobilità dell’Università di San Gallo, impegnato in un progetto di ricerca che si concluderà nel 2025, mira a rispondere a questa esigenza attraverso uno studio che esplorerà la trasformazione della mobilità professionale.

Un recente Pre-Report ha fornito i primi risultati basati su un’ampia indagine condotta su 618 datori di lavoro in Germania e 365 in Svizzera, accompagnata da un sondaggio a oltre 1800 lavoratori in Germania e 1100 in Svizzera. I dati raccolti offrono spunti significativi sul come le aziende possano modificare le loro offerte di mobilità per attrarre e soddisfare meglio i dipendenti, specialmente in un contesto caratterizzato da una crescente scarsità di personale qualificato e da pressioni per migliorare le pratiche di sostenibilità.

Dai risultati emersi, si evince che oltre metà dei datori di lavoro è attualmente in fase di trasformazione della propria offerta di mobilità. Tra i principali motivi per questo cambiamento vi sono il miglioramento dell’attrattiva dell’azienda (78%), le esigenze dei dipendenti (67%) e la necessità di ridurre le emissioni (62%). Le misure che stanno prendendo piede includono il leasing di biciclette aziendali, la elettrificazione delle flotte, l’introduzione di giorni di lavoro da casa e l’offerta di biglietti per i trasporti pubblici. Tuttavia, è emerso anche un gap significativo nella comprensione delle reali esigenze dei lavoratori, con il 66% dei datori di lavoro che ammette di non avere dati sui mezzi di trasporto utilizzati dai propri dipendenti.

Dall’altra parte, i lavoratori mostrano un elevato interesse per le offerte di mobilità come benefit aziendali, posizionandoli immediatamente dopo le richieste per giorni di ferie retribuiti. Inoltre, sembra che i dipendenti siano disposti a contribuire economicamente, anche se con uno sconto rispetto ai prezzi di mercato. I più giovani, in particolare quelli tra i 20 e i 39 anni, si dimostrano molto interessati a offerte di mobilità scontate.

Il confronto tra Germania e Svizzera ha rivelato che, mentre l’interesse per le biciclette aziendali è significativamente più elevato in Germania, in Svizzera c’è un forte interesse per le tariffe locali dei mezzi pubblici.

Il FML, con il supporto di partner provenienti da vari settori, punta a sviluppare sistemi di incentivi e misure concrete per promuovere un cambiamento reale nei comportamenti di mobilità. Come sottolineato dai rappresentanti dell’istituto, una comunicazione chiara e credibile sarà fondamentale per garantire l’accettazione delle nuove pratiche. Le conclusioni dello studio completo saranno presentate nel 2025, portando suggerimenti utili per aziende e organizzazioni interessate a una mobilità professionale più sostenibile e responsabile.



Fonte: www.elektroauto-news.net