Recentemente, Renault ha presentato il concept Emblème, ma lo ha fatto attraverso Ampere, una nuova impresa autonoma costituita ufficialmente il 1° novembre 2023. Questa mossa fa parte della strategia del gruppo Renault, che mira a isolare la catena del valore delle vetture elettriche con l’obiettivo di compiere operazioni di valorizzazione in borsa. Tuttavia, il progetto è stato abbandonato a causa delle aspettative deludenti riguardo alla sua valutazione, specialmente in un contesto di mercato difficoltoso per l’elettrico.

Ampere si inserisce in un panorama complesso all’interno del gruppo Renault, che ha visto l’espansione di nuove filiali da quando Luca de Meo è diventato CEO nel 2020. De Meo, esperto di marketing automobilistico, ha creato diverse divisioni distintive. Tra queste, Horse, dedicata ai motori termici e ibridi, e Flexis, una joint venture con Volvo e CMA-CGM per veicoli commerciali elettrici. Tuttavia, molta di questa attività avviene dietro le quinte, e alla fine i veicoli portano tutti il logo Renault.

Tra le nuove iniziative, Mobilize merita attenzione. Fondata all’inizio del 2021, rappresenta il marchio dedicato ai servizi di mobilità e di energia. Mobilize ha dato vita a progetti ambiziosi come la creazione di un network di ricarica rapida e ha sviluppato veicoli propri. Nonostante ciò, Mobilize rimane relativamente sconosciuta al grande pubblico e ha affrontato diversi insuccessi, a dimostrazione che non tutte le scommesse di De Meo si traducono in successi commerciali.

Il primo veicolo lanciato, la berlina elettrica Limo, ha avuto un impatto negativo sul mercato, non soddisfacendo le aspettative. Inoltre, il marchio aveva promesso lo sviluppo del Duo, un’alternativa al Twizy, ma il lancio è stato posticipato dal 2023 al gennaio 2025, evidenziando difficoltà nel rispettare le scadenze.

Recentemente, durante una visita a una concessionaria Renault, l’autore dell’articolo ha testato i prezzi del Duo e ha notato una discrepanza significativa rispetto ai concorrenti, come la Dacia Spring. Intrigato dalla versione a 80 km/h, il prezzo preannunciato di 12.500 euro prima di eventuali bonus ha sollevato preoccupazioni, soprattutto per una offerta di leasing che non risultava vantaggiosa. Questo ha portato a considerazioni sull’unicità e il posizionamento di Mobilize nel mercato, suggerendo una mancanza di chiarezza nelle strategie di prezzo e di marketing.

Infine, il marchio Mobilize potrebbe dover affrontare ulteriori sfide per affermarsi nel panorama competitivo, specialmente considerando che l’idea di segretare sotto un marchio meno noto potrebbe proteggere Renault da eventuali critiche in caso di fallimenti commerciali. In un mercato che richiede sempre maggiore attenzione ai consumatori e alla loro fiducia nei marchi, Mobilize dovrà trovare la sua identità e il suo posto all’interno della galassia Renault.



Fonte: www.automobile-propre.com