La situazione per i dipendenti dello stabilimento Audi di Bruxelles si fa sempre più critica, con la chiusura della produzione che sembra ormai inevitabile. A poche settimane dalla prevista cessazione delle attività, non è emerso alcun interessamento da parte di potenziali investitori per rilevare l’impianto. Attualmente, nello stabilimento belga viene ancora prodotto il modello elettrico Audi Q8 e-tron, ma le vendite di questo veicolo hanno deluso le aspettative.
Secondo quanto riportato da Automotive News Europe, un investitore del settore dei veicoli commerciali avrebbe già ritirato il proprio interesse, lasciando senza possibilità di salvataggio una struttura che conta circa 3000 dipendenti. Un portavoce di Volkswagen ha dichiarato: “Non ci sono investitori potenziali per il sito, pertanto la ricerca attiva è terminata”. Anche un gruppo di lavoro dedicato a esplorare alternative per l’uso dello stabilimento non ha prodotto risultati concreti; ben 26 idee sono state presentate, ma nessuna ha dimostrato di essere realizzabile.
Le speranze iniziali che il produttore cinese di auto elettriche Nio potesse interessarsi allo stabilimento si sono rapidamente dissipate, con l’azienda che ha prontamente smentito le voci. Nonostante molti costruttori cinesi stiano valutando la possibilità di spostare la produzione in Europa per evitare dazi, il costo del lavoro in un paese come il Belgio sembra rendere impossibile una soluzione economica anche per loro. Ad esempio, BYD ha scelto infine l’Ungheria per il suo stabilimento europeo, rifiutando di acquisire l’ex stabilimento Ford in Saarland.
Con la mancanza di alternative all’orizzonte, è previsto che la chiusura dello stabilimento di Bruxelles avvenga a breve, con la produzione dell’Audi Q8 e-tron che dovrebbe concludersi a febbraio. Negli ultimi tempi, i lavoratori hanno alzato la voce, manifestando il proprio malcontento in modo eclatante, anche nel tentativo di utilizzare le chiavi di diverse auto elettriche terminate come strumento di pressione per ottenere maggiore attenzione alle loro revendicazioni. La crisi che sta attraversando il gruppo Volkswagen continua così a colpire fortemente il tessuto occupazionale in Belgio, con l’ombra di un futuro incerto che incombe sui lavoratori.
Fonte: www.elektroauto-news.net