Daniela Cavallo, la nuova presidente del consiglio aziendale di Volkswagen AG, si trova ad affrontare sfide significative in un momento cruciale per il colosso automobilistico tedesco. Il consiglio di amministrazione, guidato dal CEO Oliver Blume, sta sviluppando piani di austerità drastici che includono la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro e la chiusura di stabilimenti in Germania. Contestualmente, Volkswagen ha annunciato un investimento miliardario nello start-up statunitense Rivian, una mossa che ha suscitato preoccupazioni tra i dipendenti riguardo alla reale efficacia di questa strategia nell’affrontare i gravi problemi software che affliggono l’azienda.

L’idea di fondare Cariad, la divisione software interna di Volkswagen, era quella di risolvere le sfide tecnologiche aziendali. Tuttavia, le aspettative non sono state soddisfatte: ritardi e carenze hanno trasformato Cariad in un problema all’interno del gruppo. Cavallo ha dichiarato la sua intenzione di monitorare attentamente ogni fase della collaborazione con Rivian, chiedendo trasparenza e dettagli specifici in merito.

Blume considera Rivian una possibile salvezza per Volkswagen, grazie alla moderna architettura software dell’azienda statunitense, che supera quanto Cariad è stato in grado di sviluppare fino ad ora. La situazione interna è descritta come una “bomba a orologeria”, dato il livello critico dei problemi software che l’azienda sta affrontando.

L’entrata in gioco di Rivian segna un cambiamento radicale nella strategia software di Volkswagen. Se questa collaborazione avrà successo, potrebbe significare la ristrutturazione del personale di Cariad, con la maggior parte dei dipendenti che potrebbe essere trasferita nel nuovo joint venture, mentre altri potrebbero trovarsi a dover lasciare l’azienda. Questa riorganizzazione si inserisce in un piano più ampio ideato da Blume per garantire la competitività a lungo termine del marchio.

Tuttavia, la collaborazione con Rivian comporta anche rischi significativi. La presenza di Jeff Bezos, fondatore di Amazon e principale azionista di Rivian, rappresenta un’incognita; nonostante le sue affermazioni di non voler investire ulteriormente nella start-up, il suo coinvolgimento potrebbe influenzare le future strategie di Volkswagen. Inoltre, la situazione finanziaria di Rivian, caratterizzata da perdite elevate e un elevato indebitamento, rende la partnership costosa e rischiosa.

Nonostante questi fattori, Blume è convinto del potenziale della collaborazione con Rivian come chiave di volta per risolvere i problemi software del gruppo. Volkswagen ha avviato anche ulteriori alleanze strategiche, investendo in aziende come Horizon Robotics e XPeng, per migliorare la propria base tecnologica e consolidare la sua posizione di leadership nel settore automobilistico.

Il cammino, dunque, si preannuncia complesso. Cariad continuerà a ridursi nei prossimi anni, adattandosi a nuove strutture, con la possibilità che alcune funzioni vengano esternalizzate. La collaborazione con Rivian rappresenta un’operazione ad alto rischio per Blume; solo il tempo dirà se questa strategia si rivelerà efficace e in grado di far tornare Volkswagen ai vertici del mercato.



Fonte: www.elektroauto-news.net