La chiusura dello stabilimento Audi di Bruxelles, che impiega circa 3.000 lavoratori, è ora ufficiale. La decisione è stata comunicata martedì scorso al consiglio di fabbrica e ai sindacati, lasciando i dipendenti delusi dopo che avevano sperato in un’eventuale soluzione dell’ultimo minuto. La chiusura dello stabilimento è prevista per il 28 febbraio 2024, senza licenziamenti anticipati.

Questa svolta, purtroppo, non rappresenta una sorpresa; la chiusura era nell’aria da tempo. Audi ha espresso ripetutamente critiche nei confronti dello stabilimento belga, dove attualmente vengono prodotti il Q8 e-tron e la sua variante Sportback. Il successore di questo modello sarà prodotto in Messico, e Audi ha già comunicato che non affiderà per il futuro nuovi modelli allo stabilimento di Bruxelles. La situazione si complica ulteriormente dal momento che anche altri stabilimenti del Gruppo Volkswagen in Germania stanno attraversando difficoltà. Ciò ha drasticamente ridotto le possibilità di rilancio per il sito belga, anche nell’eventualità di trasferimenti per altri marchi del gruppo.

A metà settembre, Gerd Walker, Chief Operating Officer di Audi, aveva dichiarato che l’azienda era alla ricerca di investitori potenziali per salvaguardare il futuro dello stabilimento. Tuttavia, circa due settimane fa, è emerso che la ricerca di un investitore adeguato si è rivelata infruttuosa; secondo le dichiarazioni di Walker, dei 26 potenziali investitori, nessuno è riuscito a presentare un piano che fosse ritenuto “valido e sostenibile”. Anche la ricerca interna all’interno del Gruppo Volkswagen per future produzioni automobilistiche o utilizzi alternativi per il sito si è conclusa senza successo.

La chiusura di Bruxelles segna un evento significativo, in quanto è il primo stabilimento Volkswagen in Europa a essere chiuso. Ronny Liedts, negoziatore del sindacato ACV-CSC presso lo stabilimento, ha dichiarato che è probabile che i 3.000 operai perderanno il lavoro, accusando Audi di voler chiudere il sito nel più breve tempo possibile, senza considerare alternative.

La posizione geografica dello stabilimento ha rappresentato una sfida per l’espansione e la logistica interna, necessarie per un funzionamento economico. Inoltre, la mancanza di un reparto di carrozzeria ha reso impossibile una produzione autonoma, costringendo l’azienda a ricevere componenti cruciali da altri stabilimenti.

Infine, va notato che la domanda per i modelli prodotti a Bruxelles è in calo. Con una capacità annua di 120.000 veicoli, nel 2022 Audi ha raggiunto il picco di 47.900 auto, mentre le stime indicano che nel 2023 sono stati prodotti solo 37.400 Q8 e-tron. Le consegne per il 2023 fino a questo momento si attestano a circa 23.900 unità, e ci sono proiezioni preoccupanti che indicano che nel 2025 potrebbero essere solo 6.000 le vetture consegnate.



Fonte: www.electrive.com