Un recente studio condotto da un atelier giapponese specializzato in pezzi di ricambio ha analizzato vari modelli di auto elettriche cinesi, come la BYD Atto 3, la Nio ET5 e la Tesla Model Y, per comprendere le ragioni del loro prezzo competitivo. Questo approfondimento rivela che i produttori cinesi riescono a contenere i costi grazie a diverse strategie: integrazione di componenti in un’unica parte, massimizzazione della produzione interna e standardizzazione di elementi per più modelli.
L’analisi ha coinvolto oltre 90.000 pezzi di 16 diversi modelli, mostrando un chiaro vantaggio competitivo per le case automobilistiche cinesi, che si sono imposte anche su marchi storici come Toyota e Ford. La BYD Atto 3, in particolare, è emersa come un esempio di successo, essendo stata lanciata in Cina a un prezzo di circa 18.000 euro e vendendo rapidamente 300.000 unità in poco tempo. La sua semplicità costruttiva, con un numero contenuto di pezzi, contribuisce significativamente alla riduzione del prezzo di vendita.
Tuttavia, ci sono preoccupazioni per la qualità. Alcuni esperti hanno segnalato che la batteria della BYD Atto 3 non sarebbe sufficientemente impermeabile e che i produttori cinesi tendono a privilegiare la riduzione dei costi piuttosto che la qualità. Questo ha spinto le case automobilistiche giapponesi a prendere esempio dai concorrenti cinesi per non restare indietro. In risposta, produttori come Toyota, Hyundai e Volvo stanno progettando di adottare tecniche di produzione innovative come il “giga-casting”, per migliorare la loro efficienza e competitività nel mercato delle auto elettriche.
In questo contesto, è interessante notare che, mentre i costi delle auto elettriche sono diminuiti in Cina, in Europa nel recente passato si è registrato un aumento dei prezzi, con un incremento medio dell’11%. Queste dinamiche evidenziano la crescente competitività dell’industria automobilistica cinese e la sfida che i produttori tradizionali devono affrontare per restare rilevanti nella transizione verso l’elettrico.
Fonte: www.automobile-propre.com