Il panorama dell’industria automobilistica europea sta cambiando rapidamente, spinto da politiche sempre più restrittive nei confronti dei veicoli a combustione interna e da ambiziosi obiettivi di produzione e vendita di auto elettriche da parte dei principali produttori. Secondo un recente studio condotto dal Fraunhofer-Institut für System- und Innovationsforschung ISI, il futuro dei veicoli elettrici (EV) in Europa appare promettente, con proiezioni che vedono un incremento significativo delle vendite, ma non senza sfide e incertezze.
L’Unione Europea ha fissato il 2035 come scadenza per la cessazione della registrazione di nuovi veicoli a combustione interna, costringendo i produttori a riconsiderare le loro strategie. Marchi come BMW, Porsche e Volkswagen hanno annunciato ambiziosi obiettivi di vendita di veicoli elettrici, con Porsche e Volkswagen che puntano a oltre il 80% di nuovi veicoli elettrici entro il 2030. Altri come Stellantis prevedono di offrire solo veicoli elettrici in Europa entro la fine del decennio.
Tuttavia, non tutte le aziende seguono questa direzione. Ford ha recentemente abbandonato l’obiettivo di vendere solo veicoli elettrici in Europa entro il 2030, mentre Mercedes ha rivisto le proprie aspettative, puntando a una quota minima del 50% di vendite tra veicoli elettrici puri e ibridi. Questo fa emergere le incertezze legate al mercato dell’auto, con alcuni produttori che potrebbero faticare ad adattarsi a un panorama in rapido cambiamento.
Le politiche locali stanno inoltre giocando un ruolo importante. In diverse città europee, come Stockholm e Copenhagen, sono previsti divieti di circolazione per i veicoli a combustione interna. Altre città, come Parigi e Londra, stanno implementando zone a basse emissioni che rendono sempre più costoso l’uso dei tradizionali motori a combustione.
L’analisi del Fraunhofer ISI ha valutato le vendite attuali e gli obiettivi futuri di 31 produttori di auto, evidenziando che, se le proiezioni si avverassero, la vendita di auto elettriche potrebbe raggiungere gli otto milioni all’anno entro il 2030, aumentando così la quota di mercato dal 15,4% attuale a quasi il 60%.
Tuttavia, il mercato è soggetto a molteplici incertezze. La presenza crescente di produttori asiatici, in particolare cinesi come BYD, potrebbe influenzare le dinamiche di mercato, rendendo difficile mantenere le attuali quote di mercato per molti produttori europei. Inoltre, gli aumenti nel prezzo del carbonio e le nuove normative sulle emissioni potrebbero comportare costi maggiori per i veicoli a combustione interna.
Nonostante le sfide, il potenziale per l’elettromobilità in Europa è enorme. Innovazioni tecnologiche, miglioramenti nella batteria e un’infrastruttura di ricarica più robusta potrebbero favorire un ulteriore aumento delle vendite di veicoli elettrici. Pertanto, il futuro del mercato automobilistico europeo sembra essere non solo elettrico, ma anche pieno di opportunità per crescere e adattarsi a un mondo in evoluzione.
Fonte: www.elektroauto-news.net