L’industria automobilistica europea è posta di fronte a una sfida significativa in vista del 2025, con normative più severe sui limiti di emissioni di CO2 che potrebbero comportare sanzioni sostanziali per i produttori inadempienti. Secondo Jean-Philippe Imparato, COO di Stellantis, l’azienda dovrà raddoppiare la sua quota di veicoli elettrici (EV) fino al 24% delle vendite totali per rispettare gli obiettivi stabiliti, pena la necessità di ridurre la produzione di motori a combustione. Attualmente, solo il 13% delle nuove immatricolazioni nell’Unione Europea è costituito da veicoli elettrici, mentre si prevede che entro il prossimo anno la percentuale richiesta possa salire fino al 28%.

Le nuove normative, che entreranno in vigore dal 1 gennaio, fissano un obiettivo globale di 95 grammi di CO2 per chilometro per ogni produttore. Secondo stime preliminari, le emissioni attuali si attestano a 106,6 g/km, evidenziando la necessità di un abbattimento significativo. I costruttori che non raggiungeranno i propri target individuali rischiano multe che potrebbero ammontare, secondo Luca de Meo di Renault, a circa 15 miliardi di euro, con analisi che suggeriscono un carico economico di oltre 10 miliardi di euro per settori come quello automobilistico.

Tuttavia, Stellantis ha chiarito la sua posizione, rifiutando qualsiasi proposta di rinvio o indebolimento delle normative. Carlos Tavares, CEO di Stellantis, ha affermato che la società si atterrà ai target senza esitazioni, affermando che eventuali ritardi metterebbero ulteriormente in difficoltà i produttori europei rispetto ai concorrenti cinesi.

Per facilitare il raggiungimento degli obiettivi di emissione, Stellantis ha iniziato a collaborare con il produttore cinese di automobili elettriche Leapmotor. Le vendite della joint venture contribuiranno a migliorare le cifre sulle emissioni di Stellantis grazie al fatto che i veicoli elettrici non emettono CO2, consentendo di compensare le emissioni dei veicoli a combustione di marchi come Citroen o Peugeot.

Imparato ha affermato che la strategia di produzione sarà basata sugli ordini di EV ricevuti. L’azienda prevede anche di aumentare gli incentivi per i concessionari al fine di stimolare le vendite di veicoli elettrici, proponendo premi per il personale di vendita e per i manager di area. In caso di difficoltà nel raggiungere i target di CO2, si potrebbe prendere in considerazione l’aumento dei prezzi per i modelli a combustione.

Adattando le proprie strategie di vendita ai diversi mercati europei, Stellantis mira a soddisfare le exigenti normative ambientali e a trasformare la sfida in un’opportunità per rafforzare la propria posizione nel mercato globale delle auto elettriche.



Fonte: www.electrive.com