La situazione del marchio Volkswagen nel mercato nordamericano si fa sempre più critica, con segnalazioni riguardanti un possibile cambiamento ai vertici dell’azienda. Secondo un rapporto del Manager Magazin tedesco, Pablo Di Si, attuale country manager, potrebbe essere esautorato a causa delle deludenti performance di vendita del SUV elettrico ID.4. Con l’ambizioso obiettivo di produrre e vendere 100.000 esemplari all’anno in Nord America, Volkswagen aveva ampliato lo stabilimento di Chattanooga, ma nei primi nove mesi di quest’anno ha venduto solo 16.400 unità. La situazione è ulteriormente complicata dai richiami ripetuti dovuti a difetti tecnici, inclusi problemi per cui le porte del veicolo possono aprirsi durante la guida. Attualmente, VW non ha nemmeno il permesso di vendere il modello negli Stati Uniti.

Le proiezioni per gli utili di Volkswagen in Nord America non sono affatto ottimistiche. Il programma di guadagni previsto per la regione risulta essere, secondo le stime, carente di 1,3 miliardi di euro entro il 2025. Di questo deficit, 700 milioni di euro sono attribuibili a sconti più elevati del previsto, mentre 900 milioni sono il risultato di una combinazione di vendite inferiori e un mix di modelli sfavorevole. Le pochissime note positive di questa situazione sembrano non riuscire a compensare le perdite.

Di Si, al quale viene attribuita una pianificazione eccessivamente ottimistica, si troverebbe ora sotto pressione e potrebbe dover rassegnare le dimissioni. Tra i potenziali successori si fanno i nomi di Stefan Mecha, attuale responsabile di VW in Cina, e Klaus Zellmer, CEO di Škoda.

La sfida per Volkswagen non si limita solo al rilancio dell’ID.4. Le aspettative attorno all’ID.Buzz, considerato un veicolo “salvifico” per il marchio, sembrano anch’esse in calo. Inoltre, il SUV Atlas, il modello di punta per il mercato statunitense, mostra i segni del tempo essendo ormai invecchiato.

In un tentativo di rafforzarsi e adattarsi al mercato americano, VW ha recentemente rilanciato il marchio Scout, in seguito all’acquisizione del produttore di camion Navistar. Scout dovrebbe svelare i suoi primi due modelli, un SUV e un pickup, che si andranno a misurare con veicoli molto popolari come il Ford F-150 e il Ram 1500. Originariamente concepito come un marchio esclusivamente elettrico, VW starebbe ora considerando di includere anche ibridi plug-in nel portfolio di Scout.

Tuttavia, secondo le recenti informazioni, il lancio di Scout potrebbe subire un ritardo di almeno un anno, con l’inizio della vendita che, anziché essere previsto per la fine del 2026, potrebbe slittare al 2028. La situazione di VW in Nord America richiede interventi tempestivi e strategie più incisive per recuperare la competitività in un mercato sempre più difficile.



Fonte: www.electrive.com