Nell’ambito dell’auto elettrica, il report di Auto Bild, realizzato in collaborazione con Schwacke, offre uno sguardo interessante sui valori di mercato attesi per i modelli attualmente disponibili. Attraverso un’analisi di dati riguardanti immatricolazioni, passaggi di proprietà e prezzi delle auto usate, si è giunti a determinare quali modelli conserveranno meglio il loro valore dopo quattro anni di utilizzo.

Dalla ricerca emergono le sette auto elettriche con il più alto valore residuo. Al settimo posto troviamo il Volvo EX90. Questo SUV, con una valutazione di rest_value del 55,4%, segna un valore calante di circa 43.388 Euro rispetto ai 97.240 Euro iniziali. Subito dopo, al sesto posto, il Cupra Tavascan mantiene un valore residuo del 56,1%, scendendo da 59.035 Euro a 33.101 Euro.

Il Polestar 2 occupa la quinta posizione con un 56,4% di valore residuo, passando da un prezzo di partenza di 58.390 Euro. Al quarto posto, il Ford Explorer, realizzato in collaborazione con VW, ha un valore residuo di 56,5% e una riduzione assoluta di 25.250 Euro.

Sul podio, il primo di tre modelli più piccoli, il Renault 5, recupera il fascino di un classico francese, con un valore che si attesta a 58,8%, mostrando la minore svalutazione rispetto ai modelli più grandi. Al secondo posto si posiziona l’Aceman E della Mini, con un 59,7% di valore residuo, scendendo da 36.200 Euro.

Infine, il titolo di "re del valore residuo" va al Citroen e-C3 Aircross, che mantiene un impressionante 61,3% del suo valore originale dopo quattro anni, passando da un prezzo di 31.590 Euro a solo 12.241 Euro di svalutazione. Questa classifica mette in luce non solo l’interesse crescente verso i veicoli elettrici, ma anche le differenze significative nella loro capacità di mantenere valore nel tempo.



Fonte: www.elektroauto-news.net