BYD, il noto produttore cinese di veicoli elettrici, ha ufficialmente ricevuto l’approvazione dalle autorità turche per costruire una nuova fabbrica in Turchia. Questo investimento, che ammonta a 1 miliardo di dollari (circa 900 milioni di euro), segna un importante passo avanti per l’azienda, che punta a rafforzare la sua presenza in Europa e a superare le sfide legate ai dazi imposti sui veicoli importati dalla Cina. La nuova struttura inizierà la produzione nel 2026, con l’obiettivo di produrre annualmente 150.000 veicoli e di generare circa 5.000 posti di lavoro.

La decisione dell’azienda di investire in Turchia arriva in un momento in cui il governo cinese ha espresso preoccupazioni riguardo agli investimenti all’estero, soprattutto in paesi considerati a rischio geopolitico, come l’India, la Russia e la Turchia. Tuttavia, the Turkish Ministry of Industry has reassured that BYD’s investment will proceed “without any hiccup,” cercando di mitigare i timori di instabilità. Questa mossa strategica di BYD è una risposta alle crescenti barriere tariffarie e alla guerra dei prezzi nel mercato automobilistico cinese, che ha spinto molte aziende a cercare di espandere le loro operazioni a livello internazionale.

Oltre alla Turchia, BYD sta mirando anche ad altre regioni. Recentemente ha aperto una fabbrica in Thailandia e si sta preparando a decidere sul progetto di un nuovo impianto in Messico, in attesa di conoscere i risultati delle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Con un milione di veicoli elettrici venduti tra gennaio e agosto 2024, BYD continua a registrare una crescita significativa, dimostrando una resilienza invidiabile in un mercato sempre più competitivo e sfidante.



Fonte: www.automobile-propre.com