Volkswagen, uno dei più noti produttori di automobili in Germania, si trova attualmente ad affrontare una crisi significativa, che potrebbe portare anche alla chiusura di alcuni impianti. In particolare, i siti di Chemnitz e Osnabrück appaiono tra i più vulnerabili. Durante una recente assemblea aziendale, il direttore finanziario Arno Antlitz ha rivelato che la casa automobilistica sta registrando una mancanza di vendita di circa 500.000 auto all’anno. Questa cifra è stata riconosciuta anche dal consiglio di fabbrica VW, il quale, però, si oppone fermamente all’idea di un taglio del personale.
Daniela Cavallo, presidente del consiglio di fabbrica, ha dichiarato che la mancanza di vendite è un dato di fatto e che tutti sono consapevoli della gravità della situazione. Tuttavia, ha insistito sul fatto che anche se i lavoratori rinunciassero a qualcosa, non si risolverebbero i problemi gestionali che competono ai vertici dell’azienda. Cavallo si è mostrata aperta alla ricerca di soluzioni e ha chiesto un incontro rapido con la direzione per chiarire le prospettive future dell’azienda.
Nonostante il riconoscimento della serietà della crisi, il consiglio di fabbrica esclude categoricamente l’idea di chiusure di stabilimenti. Cavallo ha avvisato che permettere tali misure sarebbe pericoloso per l’intera economia tedesca, sottolineando l’importanza di conservare i posti di lavoro industriali nel paese. Anche la IG Metall, il sindacato dei metalmeccanici, si sta preparando a combattere per i diritti dei lavoratori, avvertendo che se Volkswagen continuerà su questa strada, i dipendenti potrebbero opporre una resistenza decisa, compresi eventuali scioperi.
La crisi del marchio tedesco sembra essere legata alle sue strategie riguardanti i veicoli elettrici. Mentre alcune autorità come il leader della CDU Friedrich Merz considerano la focalizzazione eccessiva sugli e-auto come una causa del declino, altri argomenti sostengono invece che una scarsa attenzione agli stessi potrebbe essere il vero problema. Con gli imminenti negoziati tariffari previsti nella sequenza di eventi, la situazione potrebbe ulteriormente aggravarsi se non si troveranno soluzioni soddisfacenti nel dialogo tra sindacati e management.
Fonte: www.elektroauto-news.net