Il 30 agosto 2024, BYD ha ufficialmente completato l’acquisizione del suo distributore tedesco, Heden Electric Mobility, segnando un passo strategico importante per la sua espansione nel mercato europeo. Questa mossa è destinata a garantire maggiore flessibilità al costruttore cinese, consentendogli di fissare autonomamente i prezzi e migliorare il controllo della catena di distribuzione in Germania.

Nonostante le vendite in Europa siano ancora limitate, BYD sta adottando un approccio audace per conquistare un mercato cruciale come quello tedesco, dove la concorrenza è dominata da marchi storici come Volkswagen. L’acquisizione di Heden Electric Mobility, attiva da due anni come importatore di veicoli e pezzi di ricambio BYD in Germania, permette ora al colosso cinese di vendere direttamente i propri veicoli agli acquirenti tedeschi. Questa strategia non solo offre un controllo migliore, ma potrebbe anche dare a BYD la chance di abbattere i prezzi, incrementando così il volume delle vendite.

BYD ha in programma di conquistare una quota di mercato del 5% in Europa entro il 2026, un obiettivo ambizioso considerando che, a luglio 2024, la sua quota di immatricolazioni in Germania era solo dello 0,1%, con appena 1.432 unità vendute. Per supportare questa crescita, l’azienda cinese prevede di riacquisire il controllo di due negozi strategici a Stuttgart e Francoforte. L’accordo finale sarà completato entro il quarto trimestre del 2024, mentre il gruppo Hedin, proprietario di Heden Electric Mobility, continuerà a collaborare con BYD come concessionario in Svezia.

In un contesto di aumento dei diritti doganali da parte dell’Unione Europea, il controllo diretto della distribuzione rappresenta un’ulteriore conquista per BYD. Con una già significativa margine di profitto di 14.300 euro per ogni Seal U venduta in Europa, l’azienda ha ora la possibilità di ridurre ulteriormente i prezzi in una strategia mirata a ottenere una maggiore fetta di mercato. La determinazione di BYD di affermarsi in Europa è chiara e, sebbene ci siano sfide da affrontare, le prossime mosse del marchio potrebbero davvero alterare gli equilibri di un mercato tradizionalmente dominato da nomi consolidati.



Fonte: www.automobile-propre.com