L’ingresso di Xiaomi nel mercato automobilistico ha certamente catturato l’attenzione, con un avvio che ha suscitato un interesse senza precedenti sia in Cina che a livello internazionale. Nonostante il clamore mediatico e il notevole successo commerciale, evidenziato da un alto numero di prenotazioni e dalla folla che ha affollato i punti vendita, i primi risultati trimestrali della divisione automobilistica rivelano perdite significative. Il fondatore Lei Jun ha comunque minimizzato queste preoccupazioni, sostenendo che l’azienda è concentrata sulla crescita e che la redditività arriverà “naturalmente” con un aumento del volume delle vendite.

Nelle cifre, Xiaomi ha registrato una perdita netta di 252 milioni di dollari, nonostante una margine lordo di 15,4% per veicolo. Con 27.307 auto consegnate, ciò si traduce in una perdita di oltre 9.200 dollari per automobile. Questa situazione, sebbene allarmante, non sorprende considerando che l’azienda è nel mercato da solo cinque mesi e che, attualmente, solo LI Auto tra i produttori cinesi indipendenti ha raggiunto la redditività.

Xiaomi ha già investito 10 miliardi di dollari per avviare la sua attività automobilistica e ha in programma di consegnare almeno 100.000 veicoli quest’anno, con l’obiettivo ambizioso di arrivare a 120.000. La SU7 ha già dimostrato di avere successo, diventando la berlina elettrica più venduta in Cina nel mese di luglio con 13.120 unità.

Guardando al futuro, il costruttore cinese ha chiaramente in mente l’espansione in Europa. Sebbene non siano previsti lanci immediati, l’intenzione di Xiaomi di entrare nel mercato europeo è evidente, con la SU7 già esposta durante importanti eventi come le Olimpiadi a Parigi. Tuttavia, è probabile che una sua vera affermazione sia prevista non prima del 2028, una volta stabilizzata la situazione sul mercato cinese e allineata la produzione alla domanda. Le prospettive, dunque, restano promettenti per questo giovane attore del settore automotive, anche se la strada verso la redditività appare ancora lunga e tortuosa.



Fonte: www.automobile-propre.com