Sixt, una delle principali compagnie di autonoleggio, ha rivisto al ribasso le sue previsioni di profitto per il 2024, come riportato da Manager-Magazin. L’azienda ora prevede un guadagno compreso tra 340 e 390 milioni di euro, rispetto ai 350-450 milioni precedentemente stimati. Questa modifica è attribuita all’incertezza nelle valutazioni dei veicoli usati, con particolare riferimento alle auto che Sixt acquista e rivende direttamente, piuttosto che quelle oggetto di accordi di restituzione con produttori o concessionarie.
Dr. Franz Weinberger, CFO della Sixt SE, ha dichiarato: “Il 2024 sarà un anno di transizione, nel quale stiamo ponendo le basi per un 2025 di successo. Puntiamo a tornare ai storici bassi tassi di rischio in Europa e a rinnovare la flotta con veicoli acquistati a condizioni più vantaggiose rispetto a quelli ottenuti durante la carenza di auto. La nostra solidità operativa e il nostro modello di business resiliente ci permettono di restare competitivi e di conseguire profitti significativi anche in questo contesto di mercato volatile.”
Nel secondo trimestre del 2024, la svalutazione dei veicoli usati ha comportato una perdita di circa 40 milioni di euro per l’azienda, portando il guadagno ante imposte a un calo di oltre il 50% a 62,9 milioni di euro. Secondo Sixt, tuttavia, è stata registrata una inversione di tendenza, consentendo di mantenere una profittabilità sostanziale e di rimanere in linea con gli obiettivi comunicati. Considerando i risultati delle vendite dei veicoli e le maggiori svalutazioni sui valori residui, la compagnia riporta un andamento quasi allineato con quello dello stesso trimestre dell’anno precedente, quando il guadagno ante imposte si attestava a 131,9 milioni di euro, con effetti positivi sui valori residui di circa 15 milioni.
Weinberger ha citato che il 21% della flotta di Sixt è esposto al rischio di svalutazione. Durante gli anni della pandemia, i prezzi delle auto erano aumentati a causa delle interruzioni nella produzione, ma ora il mercato si sta stabilizzando, causando una diminuzione dei valori dei veicoli usati. Questo scenario, unito all’aumento dei tassi d’interesse, sta rendendo più difficile l’acquisto di auto da parte dei consumatori privati.
In risposta a questa situazione, Sixt sta sostituendo molti dei veicoli acquistati a prezzi elevati con modelli più convenienti, per ridurre il rischio legato ai valori residui. Questa strategia mira a ottimizzare i costi nel secondo semestre del 2024 e nel 2025, sebbene si prevede che ci saranno ulteriori pressioni finanziarie nei prossimi mesi.
Le auto elettriche, in particolare, hanno subito una maggiore svalutazione. Sixt ha quindi decido di dismettere una significativa quantità di veicoli elettrici, attualmente ridotti a poche unità, rispetto a una flotta totale di quasi 190.000 auto. Weinberger ha sottolineato che questa decisione non rappresenta un rifiuto dell’elettrificazione, affermando che Sixt potrebbe aumentare rapidamente il numero di veicoli elettrici non appena il mercato si riprenderà.
Non è chiaro quanti veicoli elettrici rimangano nella flotta, ma è noto che Sixt ha ridotto il numero di modelli Tesla e di altre auto elettriche a causa della perdita di valore. Alla fine di febbraio 2024, l’azienda contava la metà delle auto elettriche rispetto alla primavera del 2023. Secondo Weinberger, la situazione non è sostanzialmente cambiata.
Nonostante queste sfide, il consiglio di amministrazione di Sixt, guidato dai co-amministratori delegati Alexander e Konstantin Sixt, prevede un aumento significativo del fatturato annuale, sostenuto dalla crescente voglia di viaggiare e da un positivo inizio del terzo trimestre. Nel primo semestre del 2024, i ricavi sono aumentati dell’8,9%, superando il miliardo di euro, un nuovo record per l’azienda. Se la situazione legata ai valori residui si stabilizzerà, è possibile che Sixt possa riportare risultati ancor più favorevoli in futuro.