Il comunicato del Bundeskartellamt tedesco ha rivelato che la transazione è stata autorizzata sotto il controllo delle fusioni, in quanto non si prevede che ostacoli significativamente la concorrenza efficace. Questa valutazione rimane valida indipendentemente dal fatto che il mercato pertinente venga considerato nel suo complesso come un’architettura E/E o come vari sottosistemi e sottoservizi. Le autorità hanno sottolineato che continuerà a esserci una gamma sufficiente di servizi disponibili per i produttori automobilistici nella costruzione delle architetture E/E, rendendo improbabile un significativo deterioramento della competitività nell’innovazione di tali architetture.

Verso la fine di giugno, il CEO di Volkswagen, Oliver Blume, e il fondatore di Rivian, RJ Scaringe, hanno concluso un’importante alleanza nel campo del software. I nuovi partner intendono sviluppare insieme una nuova architettura E/E, basata sulla tecnologia di Rivian, creando una piattaforma tecnologica per veicoli definiti dal software. Questo sviluppo sarà utilizzato nella futura piattaforma SSP elettrica, prevista per il lancio alla fine del decennio, nel 2028. Per Volkswagen, si tratta di un tentativo di recuperare il ritardo accumulato nel campo del software, dato che i problemi legati all’unità software Cariad sono ben noti. Tuttavia, l’accesso alla tecnologia di Rivian comporta un costo sostanziale: secondo il costruttore tedesco, si prevede un investimento fino a 3 miliardi di dollari in Rivian e fino a 2 miliardi nel joint venture entro il 2026, in base al raggiungimento di specifici traguardi.

Le autorità tedesche hanno pertanto dato il loro consenso, non vedendo ragioni per pensare che la concorrenza nell’innovazione nel campo delle architetture E/E possa essere ostacolata in modo significativo. “Il progetto di cooperazione si concentra su come organizzare al meglio un gran numero di funzioni e componenti complessi nei veicoli e su come questi interagiscano tra loro”, ha dichiarato Andreas Mundt, presidente del Bundeskartellamt. “Con la digitalizzazione crescente dei veicoli e la loro connettività, la scelta dell’architettura di sistema giusta diventa un parametro fondamentale per la competitività. Quando si tratta di progetti di cooperazione orientati allo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie in settori cruciali, in particolare quelli che coinvolgono grandi aziende, esaminiamo con attenzione la concorrenza nell’innovazione. Il progetto non solleva preoccupazioni in tal senso, né presenta altre gravi problematiche competitive.”

L’approvazione da parte dell’Autorità Federale Antitrust nel terzo trimestre si allinea perfettamente con la tabella di marcia annunciata da Volkswagen. Come comunicato a giugno, la creazione formale del joint venture è prevista per il quarto trimestre del 2024. In quel momento sarà anche chiarito chi guiderà la joint venture: ciascun partner nominerà un co-CEO. Per Rivian, il co-CEO sarà anche il Chief Technology Officer (CTO), mentre in Volkswagen il co-CEO avrà anche il ruolo di Chief Operating Officer (COO).