La Bentley Continental GT, nell’iterazione che potremmo definire “quarta generazione”, si presenta con un restyling profondo, mantenendo però la sua natura di coupé di lusso. L’architettura del modello è rimasta pressoché invariata, ma la lussuosa vettura, disponibile anche nella versione cabriolet GTC, sfoggia un frontale rinnovato, con un ritorno all’iconico “doppio faro” che richiama le linee classiche del 1950, e una coda rivisitata. La Bentley, però, non ha ancora abbracciato completamente l’elettrificazione come il suo concorrente Rolls-Royce con il Spectre, optando per un approccio più graduale. La ragione è evidente: mentre Rolls-Royce si basa sulla piattaforma del BMW i7 per la sua auto elettrica, Bentley, parte del gruppo Volkswagen, non dispone ancora di una piattaforma elettrica dedicata di dimensioni così imponenti.
La nuova Bentley Continental GT, invece, fa un passo verso l’elettrico con un innovativo sistema ibrido. Sotto il cofano di coupé e cabriolet si cela il noto V8 da 4 litri turbocompresso, in grado di erogare 600 CV e 800 Nm di coppia. Questo motore a combustione è affiancato da un motore elettrico compatto, posto nel tunnel della trasmissione, che aggiunge ulteriori 190 CV e 450 Nm di coppia. Il risultato è un sistema ibrido da 782 CV e 1000 Nm, che deve però gestire un peso notevole di 2,5 tonnellate. Il motore elettrico è alimentato da una batteria da 25,9 kWh, che consente alla vettura di viaggiare in modalità elettrica pura o di utilizzare il motore elettrico per un boost di potenza.
Durante la frenata, il poderoso sistema frenante, con dischi da 420mm all’anteriore e da 380mm al posteriore, e la trazione integrale con sterzo sulle quattro ruote si rivelano efficaci. L’abbrivio del coupé lungo 4,90 metri si avvicina al limite, con una progressione che evidenzia sempre più l’intervento del motore elettrico da 140 CV, soprattutto alle basse velocità. Bentley resta fedele al cambio a doppia frizione a otto rapporti, anche se in alcuni casi un cambio automatico a otto rapporti potrebbe conferire un’eleganza e una serenità maggiori durante la guida.
In questo contesto, però, il cambio DCT, con i suoi rapidi cambi di marcia, si dimostra eccellente, soprattutto in combinazione con il motore elettrico che conferisce carattere sportivo alla vettura. Il differenziale autobloccante e il torque vectoring contribuiscono a conferire una dinamica di guida inaspettata al “gigante aggraziato”, nonostante il peso aggiuntivo che, a dispetto della qualità dello sterzo e della frenata, si avverte.
L’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,3 secondi è un dato quasi superfluo per chi guida un’auto di questo livello. L’elemento di vanto, in questo caso, è la velocità massima autolimitata a 335 km/h, pari a quella del precedente Continental Speed. A chi ricerca altri tipi di prestazioni, la Continental GT Hybrid presenta un consumo medio di 10,3 litri di benzina ogni 100 chilometri e un’autonomia in elettrico di 80 chilometri fino a 160 km/h. Nonostante non sia un fattore decisivo per le vendite, rappresenta comunque il primo passo di Bentley verso la mobilità elettrica.
La ricarica completa della batteria dura 2,45 ore su una colonnina di ricarica standard. Con un serbatoio pieno e la batteria carica, la Continental GT Hybrid può percorrere oltre 850 chilometri secondo il ciclo di omologazione. La versione cabriolet, che supera le 2,6 tonnellate di peso, registra dati leggermente inferiori, con una velocità massima di 285 km/h. All’inizio del prossimo anno, la Bentley dovrebbe fabbricare il 100.000° esemplare della Continental GT nello stabilimento di Crewe in Gran Bretagna. La quarta generazione con l’ibrido a otto cilindri si presenta come l’ideale per questo traguardo.