Il sembra che l’Occidente stia nutrendo un timore verso le auto elettriche cinesi, secondo le parole di Wang Chuanfu, CEO e fondatore di BYD. In una dichiarazione forte e diretta, Chuanfu ha accusato gli Stati Uniti e l’Europa di essere in preda alla “paura” delle vetture elettriche cinesi, considerando l’introduzione di dazi come una dimostrazione della forza del settore automobilistico cinese.
La sua affermazione non è solo un segno di fiducia nella propria azienda, ma evidenzia una tensione crescente tra la Cina e i mercati occidentali in materia di mobilità elettrica. BYD, che nel 2023 ha superato Volkswagen in termini di vendite in Cina, punta a un’espansione globale delle proprie auto elettriche, soprattutto in Europa.
Chuanfu vede la competizione come un elemento positivo per la transizione verso la mobilità elettrica, ma sottolinea come le tensioni commerciali internazionali stiano creando una situazione di instabilità e incertezza. In particolare, la Cina ha minacciato di applicare dazi del 25% sulle auto prodotte in Europa e negli Stati Uniti destinate al mercato cinese, un colpo duro per i produttori europei.
Nonostante le sfide, BYD sembra intenzionata a proseguire la sua ascesa: il marchio ha registrato un ottimo risultato nel mese precedente, con la Seagull, una city car elettrica proposta a un prezzo accessibile, che sta conquistando il mercato cinese. BYD punta a conquistare tutti i continenti, con l’apertura di una fabbrica in Ungheria per evitare dazi e garantirsi un accesso diretto al mercato europeo.
L’ambizione di BYD rappresenta una sfida importante per i produttori di auto occidentali, che si trovano a dover affrontare la crescente competitività cinese in un mercato in rapida trasformazione come quello della mobilità elettrica.