La Xiaomi sta affrontando una sfida entusiasmante: il successo del suo nuovo modello SU7, un’auto elettrica lanciata lo scorso marzo, sta creando un’esplosiva domanda che mette a dura prova la capacità produttiva del colosso tecnologico cinese.

Per tenere il passo con l’elevato numero di ordini, la Xiaomi ha lanciato una massiccia campagna di assunzioni presso lo stabilimento di produzione in Cina, offrendo ai nuovi dipendenti stipendi mensili fino a 10.000 RMB (circa 1.290 euro), un’offerta considerevole per la zona. A questo si aggiunge un bonus equivalente a uno stipendio mensile a fine anno, rendendo l’offerta ancora più allettante. La Xiaomi sta inoltre chiedendo agli attuali dipendenti di estendere le ore lavorative per far fronte alla crescente pressione.

Con la produzione che gira a pieno ritmo, diverse voci, non ancora confermate, sostengono che i lavoratori stiano effettuando turni di 10-11 ore al giorno, per sei giorni a settimana. Se da un lato i salari e i bonus sono indubbiamente allettanti, dall’altro queste condizioni di lavoro preoccupano per le potenziali ripercussioni sulla qualità di vita dei dipendenti.

Nonostante le difficoltà, la Xiaomi è fiduciosa di poter soddisfare la domanda. L’azienda stima un’elevata produzione di unità SUV7 (dai 100.000 ai 120.000 entro la fine dell’anno), con un obiettivo intermedio di 10.000 unità prodotte nel solo mese di giugno. A questo scopo, la fabbrica passerà a una produzione a doppio turno. Le consegne sono iniziate ad aprile e maggio, con un totale di 8.646 SUV7 distribuiti. Tuttavia, i tempi di attesa si attestano ancora a più di 30 settimane per alcuni modelli.

Il successo del SUV7 conferma la strategia di espansione della Xiaomi nel settore automotive. Il modello, disponibile in tre varianti a partire da 215.900 RMB (circa 27.800 euro), sta conquistando il mercato grazie alle sue prestazioni e alle sue tecnologie innovative. Nonostante le sfide del processo di produzione, la Xiaomi dimostra determinazione nell’affrontare l’escalation della domanda, con l’obiettivo di consolidare la propria posizione nel mercato automobilistico globale.