Tesla ha recentemente annunciato la riemissione del suo modello Model Y Long Range, che si posiziona come il modello con la maggior autonomia a un prezzo più basso all’interno della gamma. Questo nuovo Model Y Long Range offre un’autonomia EPA fino a 320 miglia e un’accelerazione da 0 a 60 miglia all’ora in 6.5 secondi, al prezzo di $46,630 comprensivo di spese di destinazione e di ordinazione obbligatorie.

Una delle novità più interessanti riguarda però i possessori del base Model Y, che hanno la possibilità di sbloccare un’ulteriore autonomia pagando un supplemento di $1,500 a $2,000, ottenendo così un guadagno di autonomia compreso tra 40 e 60 miglia, una volta ottenute le necessarie “approvazioni regolamentari”.

Questa mossa da parte di Tesla solleva diverse domande, soprattutto riguardo al motivo per cui l’azienda stia producendo veicoli con una capacità della batteria superiore a quella necessaria per garantire l’autonomia dichiarata. Con i costi delle batterie che rappresentano uno dei maggiori costi per il settore, questa scelta sembra controintuitiva.

Nonostante ciò, Tesla continua a offrire un’esperienza di ricarica più consistente rispetto alla concorrenza, mantenendo così il suo vantaggio competitivo. Tuttavia, con la condivisione in arrivo della rete di ricarica con un’ampia gamma di produttori automobilistici e i recenti licenziamenti dell’intero team, questo vantaggio sembra meno sicuro.

È interessante notare che il Model Y, in qualsiasi versione, è idoneo per il pieno credito fiscale per veicoli elettrici di $7,500. Anche se questo rappresenta un grande vantaggio, abbassando il costo effettivo a $39,130 per molte famiglie, bisogna considerare che il Model Y non è più il leader in termini di autonomia. Altri modelli come la Ford Mustang Mach-E, la Fisker Ocean e la Chevy Blazer EV offrono autonomie simili o addirittura superiori.

In conclusione, Tesla continua a innovare nel settore dell’auto elettrica, offrendo nuove opzioni ai suoi clienti e mantenendo la sua posizione di riferimento nel mercato. Resta da vedere come questa strategia si evolverà nel tempo e quali saranno le risposte dell’azienda alle sfide future del settore.